Coronavirus a Napoli, per la piccola Marienne è già partita la corsa all'adozione

Napoli, per la piccola Marienne è già partita la corsa all'adozione

di Giuliana Covella
Neonata abbandonata dalla madre al Vasto nei giorni della grande emergenza Covid, scatta la gara di solidarietà. Ad appena 24 ore dalla notizia del suo salvataggio da parte dei vigili urbani di Napoli, grazie ad un consigliere della quarta Municipalità che gliel’ha consegnata, tutti si stanno mobilitando per Marienne, la bimba di due mesi che la mamma ha lasciato col papà da oltre una settimana. Una storia che - in due giorni - ha già commosso il quartiere in cui si è consumata, il Vasto, ma non solo. L’intera città, come riferisce l’assessore comunale alla polizia municipale Alessandra Clemente, «sta mostrando il suo cuore grande, con le tante telefonate di donne che si offrono di adottare la piccola», attualmente ricoverata all’ospedale Santobono. Sta bene, come riferiscono i medici, e sorride tra le braccia di chi si sta prendendo cura di lei con tutto l’amore di cui ha bisogno. 

LEGGI ANCHE Neonata affidata all'ospedale Santobono

Tutina rosa di velluto, a pois bianchi e fuxia, capelli e occhi scuri, Marienne sbadiglia mentre la immortalano tra le braccia del suo “angelo”, Paolo Lopomo, il consigliere della quarta Municipalità che l’ha salvata consegnandola all’unità operativa “Tutela emergenze sociali e minori” della polizia locale diretta dal capitano Sabina Pagnano. La neonata, due mesi appena, è figlia di una coppia di algerini, padre di 39 anni, che fa il metalmeccanico in una fabbrica a Bologna e madre di 37. Quest’ultima, stando alle prime ricostruzioni avrebbe abbandonato la bimba una settimana fa, perché affetta da problemi di tossicodipendenza. Incapace di prendersi cura della piccola, la donna avrebbe deciso di affidarla al padre, facendo perdere ogni traccia. Da qui la disperazione dell’uomo che, sceso in strada nella zona di via Parma con in braccio la figlioletta, ha chiesto aiuto alla gente. «Tutto è avvenuto - racconta Lopomo - quando stavo consegnando le spese solidali nel quartiere, quando una negoziante mi ha fatto una strana domanda: “La volete una bimba di due mesi? Il papà sta vagando da due giorni per strada, chiedendo ai passanti di prenderla perché lui non può tenerla”. Sulle prime sono rimasto basito, poi ho incontrato l’uomo e dopo tante difficoltà l’ho convinto a consegnare la piccola ai vigili urbani. Ho chiamato anche l’assessore comunale alla scuola Annamaria Palmieri, che subito si è messa a disposizione allertando i servizi sociali. Così abbiamo portato la bimba al Santobono con il 118, scortati dagli agenti della polizia municipale. Ora aspettiamo che il Tribunale decida se vi siano le condizioni per riaffidare Marienne ai suoi genitori».

LEGGI ANCHE «Accuditela, io non posso più farlo»

«Sembrerebbe confermato che la mamma abbia problemi di tossicodipendenza - spiega il capitano Sabina Pagnano - mentre è ipotesi da accertare se si prostituisse. La cosa più importante è che la bimba stia bene. Per ora gode di un ottimo stato di salute e in ospedale la stanno sottoponendo a vari screening. Stiamo inoltre proseguendo le ricerche della madre, al momento è irreperibile». Sono stati proprio gli agenti una settimana fa ad allertare il 118 per verificare le condizioni di salute della piccola e, nel contempo, con grande capacità professionale hanno ascoltato l’uomo per capire i motivi della sua drammatica scelta. Dopo di che hanno avviato l’iter per la messa in tutela della neonata, che è stata ricoverata al Santobono in attesa delle decisioni della Procura per i Minorenni. 
 

Marienne è intanto già diventata la mascotte dell’intera città. «Siamo vicini a questa bimba - dicono i portavoce del Comitato Orgoglio Vasto, che da subito hanno manifestato la loro vicinanza al padre - a dimostrazione di come i cittadini del Vasto siano solidali e accoglienti da sempre e che la questione immigrati sia solo frutto di politiche sbagliate». «Per questa bimba inizia una strada in salita - dice l’assessore comunale alla polizia municipale Alessandra Clemente - non più in pericolo. Lavoreremo per il suo bene e continueremo a cercare la madre. Intanto abbiamo attivato un percorso protetto per donarle una vita serena e già da ieri sono arrivate tantissime richieste di adozioni».
 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Aprile 2020, 10:24
© RIPRODUZIONE RISERVATA