Ticket sanitari e cartelle pazze, caos nel Lazio.
Zingaretti: "Chi ha sbagliato pagherà"
di Lorena Loiacono
Il periodo di riferimento, in questa maxi operazione mai effettuata prima per il tentato recupero di 50 milioni di euro, riguarda il biennio 2009-2010 ed ha a che fare con un quarto della popolazione regionale. Dallo screening su 1 milione di cittadini esenti, infatti, sono emersi circa 235mila casi di soggetti che hanno usufruito dell'esenzione per reddito di prestazioni sanitarie senza averne diritto.
Qualcosa però non è andato per il verso giusto. Da giorni si stanno accalcando agli uffici della Regione i cittadini che, in realtà esenti lo erano davvero. Circa il 3% degli avvisi, infatti, non andava spedito ed è concentrato soprattutto su un'anomalia nella trasmissione dei dati sulle prestazioni dall'Asl Roma D da parte dei consultori. La Regione sta già inviando una seconda lettera che annullerà l'avviso bonario già arrivato: «Chi ha sbagliato – assicurano – dovrà rispondere dell'errore».
Ma le polemiche non si fermano, specie per gli avvisi intestati direttamente ai bambini. E sulla questione è voluto intervenire anche il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti: «Le risorse recuperate saranno reinvestite in servizi a favore dei cittadini: ma chiedo scusa per i disguidi».
Come se non bastasse gli uffici sono stati presi d'assalto da parte dei contribuenti onesti, mentre al numero verde 800909120, messo a disposizione sull'avviso bonario, non risponde nessuno. Anzi, fuori orario risponde una voce registrata che si presenta come “contenzioso tasse automobilistiche”.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Novembre 2015, 07:45
© RIPRODUZIONE RISERVATA