Giallo su Strozzi, il nuovo ad di Ama è indagato. Ma lui: «Sono estraneo»

Giallo su Strozzi, il nuovo ad di Ama è indagato. Ma lui: «Sono estraneo»

di Michela Giachetta
La presentazione era stata chiara: Trasparenza e legalit saranno al centro della mia azione. Queste le prime parole del nuovo presidente e amministratore delegato di Ama, Ivan Strozzi, la cui nomina è stata ufficializzata la scorsa settimana in Campidoglio dal sindaco, Ignazio Marino. Eppure Il nuovo manager di Ama è indagato per traffico illecito di rifiuti, come (ex) amministratore delegato di Enia, l’azienda multiservizi che operava a Parma, Reggio Emilia e Piacenza.



La storia I fatti su cui sono in corso le indagini della Procura di Patti, in provincia di Messina, riguardano l’attività di Enia a Messina e il contratto stipulato nel 2005 con Ato Me 1. Nel 2004 viene pubblicato un bando di gara per la gestione dei rifiuti. Tutte le diverse imprese vincitrici alla gara, già raggruppate temporaneamente, si riunirono in un’unica azienda, la Nebrodi Ambiente, con lo scopo di gestire l’appalto vinto. Secondo la Procura proprio nella gestione di quell’appalto sono stati commessi alcuni reati, fra cui quello di traffico illecito di rifiuti che coinvolge i vertici dell’Ato e delle società vincitrici, tra questi anche Ivan Strozzi come amministratore delegato di Enia Spa. Ivan Strozzi non nega l’indagine in corso, ma fa alcune precisazioni nel merito: «L’indagine nei miei confronti riguarda presunti reati commessi dalla società Nebrodi Ambiente. Io sono entrato in Enia nel 2006 quando le gare e gli appalti erano già stati assegnati a Nebrodi Ambiente da altre figure manageriali».

Sul suo rapporto con la società consortile che ha raggruppato tutte le aziende vincitrici dell’appalto specifica anche di «non essere mai stato amministratore di Nebrodi Ambiente e di non essere mai andato a Messina per occuparsi di quella società». E che «come amministratore delegato di Enia avevo solo una partecipazione del 20% in Nebrodi Ambiente».



Curriculum Prima di arrivare all’Enia, Strozzi, nato a Reggio Emilia, era già stato amministratore delegato dell’Amiat, azienda multiservizi igiene ambientale di Torino, che lasciò nel 2006 proprio per diventare il nuovo manager di Enia. Nel 2008 finì anche questa esperienza e approdò all’Acam, società multi servizi di La Spezia, che fornisce servizi relativi all’ambiente, all’energia e al sistema idrico integrato, da cui si è dimesso nel 2012. Queste sono solo alcune delle esperienze che risultano dal suo curriculum, esperienze che lo hanno poi portato a Roma. La sua nomina a presidente e ad di Ama (il cda dell’azienda è stato ridotto da 5 a tre membri) è storia di questi giorni. «Lavoro condiviso con la maggioranza», aveva spiegato Marino in conferenza stampa parlando del nuovo presidente. «Nomina fatta in piena autonomia dal sindaco», aveva invece poi puntualizzato in un comunicato il capogruppo del Pd, Francesco D’Ausilio, che con lo stesso Marino proprio in quei giorni di scelte per il nuovo cda ha avuto un duro scontro. L’assessore all’Ambiente, Estella Marino, che ha sostenuto la nomina di Strozzi, appena ufficializzata dichiarava: «L'unico criterio che ci ha guidato è stato scegliere il migliore in questo settore, disponibile a venire a Roma e a mettere mano ad un'azienda con forti criticità, che va risollevata».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Gennaio 2014, 08:39
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