Nuovo sindaco, vecchie grane: Virginia Raggi
deve risolvere il salario accessorio
di Paola Lo Mele
La scorsa settimana i sindacati del settore hanno mandato un telegramma a Raggi in cui hanno messo nero su bianco: «Nell'augurarle un buon lavoro è d'obbligo comunicarle l'ulteriore ingiustizia che in queste ultime ore stanno subendo i dipendenti capitolini privati di compensi per prestazioni già effettuate», ovvero «l'ultimo episodio di una gestione del personale del tutto inadeguata. Quest'ultima perla è un lascito che la precedente amministrazione le fa trovare sul suo tavolo». Con la missiva, a cui non c'è stata ancora risposta, i sindacalisti Natale Di Cola (Fp Cgil), Roberto Chierchia (Cisl Fp) e Sandro Bernardini (Uil Fpl) hanno chiesto un «urgentissimo incontro» al sindaco. Sul tavolo c'è la «mancata liquidazione nelle buste paga di giugno delle quote residue del salario di produttività».
E ieri al termine di una riunione tra gli uffici legali di Cgil, Cisl e Uil, Giancarlo Cosentino della Cisl Fp ha annunciato: «Faremo un accesso agli atti per capire quali cambiamenti siano intercorsi tra la prima decisione di Tronca di pagare le quote residue del salario accessorio del 2015 e l'ultima delibera d'indirizzo del 17 giugno che sospende i pagamenti stessi. Ci rivolgeremo anche ai giudici del lavoro perché venga ripristinato questo diritto». Altra gatta da pelare è quella del personale precario della scuola che attende una revisione del piano assunzionale settore educativo e scolastico, dopo l'intervento del Governo.
Intanto Raggi è a lavoro sulle prime nomine: Daniele Frongia, suo braccio destro e consigliere comunale M5S appena rieletto, diventerà capo di gabinetto mentre Augusto Rubei, giornalista e spin doctor che ha curato la sua campagna elettorale, sarà il suo portavoce. Di ieri anche l'incontro con lo staff a Cinque Stelle che affiancherà l'operato dell'inquilina del Campidoglio, di cui fa parte tra gli altri Paola Taverna.
Ultimo aggiornamento: Martedì 28 Giugno 2016, 11:08
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