Roma, truffa al ristorante, i camerieri clonavano le carte di credito: 15 arresti

Roma, truffa al ristorante, i camerieri clonavano le carte di credito: 15 arresti

di Silvia Mancinelli
Prima clonavano il codice della carta di credito consegnata al cameriere per pagare il conto al ristorante. Da lì davano fondo ai risparmi dell’ignaro cliente per acquistare in negozi “fidati” telefoni e tablet da rivendere al mercato nero alla metà del prezzo.





A smascherare l’attività di un gruppo di romeni e italiani sono stati ieri i carabinieri di Roma Centro al termine di un’attività di indagine chiamata appunto “Conto salato”. Tredici i destinatari delle misure cautelari per associazione per delinquere finalizzata alla frode informatica mediante l’illecita acquisizione di codici pan, utilizzo fraudolento di carte di credito clonate e ricettazione. L’operazione è scattata a giugno 2013 dopo l’arresto in flagranza di tre romeni per l’utilizzo di carte clonate in zona Prati.



Analizzando il traffico mobile degli stessi supporti magnetici sequestrati, gli investigatori sono risaliti ai negozi dove la banda effettuava le spese e soprattutto ai ristoranti dove lavoravano camerieri in contatto con i tre già arrestati.
Era proprio in determinate pizzerie e trattorie del centro storico e Prati che i camerieri complici della banda clonavano con una seconda strisciata i codici delle carte di credito consegnate loro per pagare il conto. Al cliente, spesso turista, venivano addebitate così ingenti spese fatte in negozi gestiti da italiani e complici della banda, spesso di telefonia mobile, in cambio una percentuale in contanti sulla vendita, pari al 15% dell’acquisto effettuato. Ai ricettatori l’onere poi di rivendere la merce a prezzi competitivi. Il giro d’affari del gruppo criminale, calcolato dai carabinieri in soli tre mesi d’indagine, si aggira sui 100.000 euro, divisi tra i componenti della banda in relazione ai ruoli ricoperti.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Febbraio 2015, 08:25