Parte lo sgombero del campo rom di via di Salone.
Nomadi ricchi, ma nullatenenti per il fisco

Parte lo sgombero del campo rom di via di Salone. ​Nomadi ricchi, ma nullatenenti per il fisco

di Silvia Mancinelli
Poveri per il Comune ma straricchi per le banche, godevano dell’assistenza dell’amministrazione capitolina insieme a criminali e abusivi. Sono centodue i rom allontanati dal campo nomadi di via di Salone ieri mattina da settanta agenti dello Spe e del VI gruppo della Polizia Locale con 20 autopattuglie e due furgoni. Sedici famiglie bosniache ed una romena, occupavano senza titolo 20 moduli abitativi nello stesso “villaggio della solidarietà” dove un mese fa una vigilessa venne presa a sassate dai nomadi contrari ai controlli dei mezzi in entrata e in uscita dal campo.





I prefabbricati fatiscenti verranno rimossi, mentre quelli meglio tenuti saranno portati all’attenzione della commissione stabili pericolanti ai fini di una possibile riassegnazione. Non è certo la prima volta che si scoprono paperoni all’insaputa del fisco tra camper rattoppati e arrugginiti: l’anno scorso la guardia di finanza stanò venti ricconi che, con un tesoretto di 2milioni di euro in banca, vivevano da indigenti in uno dei tanti campi nomadi autorizzati a spese del Comune di Roma. Venerdì scorso un altro insediamento rom nel quartiere La Rustica , in via Collatina 446, è stato sgomberato dai vigili urbani dell’VIII gruppo.





Rimosse una decina di baracche abitate da altrettante famiglie. «La lotta per la legalità non è soltanto quella di Ostia, dove ieri abbiamo abbattuto i chioschi abusivi e aperto i varchi per il mare – commenta il Sindaco di Roma e neopresidente del X municipio Ignazio Marino -.
Oggi gli stessi principi di legalità vengono applicati nei campi rom. Chi non ha titolo di starci deve andare via, chi infrange la legge deve essere punito come prevedono le leggi. Noi abbiamo sempre pensato a una città accogliente ma si può accogliere chi si comporta bene e vuole integrarsi. La città e questa amministrazione non tollerano le violazioni della legalità e tanto meno la violenza, come è avvenuto martedì mattina contro i dipendenti dell'Ama. Abbiamo iniziato il lavoro nei campi rom e lo continueremo con forza».

Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Aprile 2015, 08:51