Marino: "Mai più appalti senza gara. M5S chiede le mie
dimissioni? Anche Carminati e Buzzi le volevano"

Marino: "Mai più appalti senza gara. M5S chiede le mie dimissioni? Anche Carminati e Buzzi le volevano"

di Paola Lo Mele
La giunta Marino vara nuove regole per la trasparenza degli appalti, contro la corruzione. A firmarle è il neo-assessore alla Legalità, Alfonso Sabella che illustra il pacchetto di misure insieme al primo cittadino.





Tra le principali previsioni ci sono: lo stop agli appalti senza gara, tranne nei casi in cui ci sia effettiva emergenza, e la rotazione dei componenti delle commissioni giudicatrici. «Con questa norma cambia davvero tutto - rivendica Ignazio Marino - sarà impossibile che accada di nuovo che quel 'mondo di mezzo' possa infiltrarsi negli uffici, nei municipi e in qualche modo utilizzare malamente i fondi pubblici derivanti dalle tasse dei cittadini». La scelta è quella di pubblicare sul sito di Roma Capitale tutti gli atti delle gare, comprese quelle cosiddette informali.



Nel corso della conferenza stampa, convocata a Palazzo Senatorio, si parla di una vera e propria «rivoluzione», che si applicherà da subito a Campidoglio e municipi e che si vuole estendere anche alle aziende municipalizzate. Per le gare informali, ad esempio, si richiederà agli operatori che vi partecipano di dichiarare i finanziamenti effettuati, nell'anno precedente, a partiti o esponenti politici, fondazioni, associazioni, onlus, consorzi collegati a partiti.



Il provvedimento, insomma, punta a mettere un argine alla discrezionalità per tutte le procedure diverse da quelle aperte: la scelta delle imprese e cooperative da invitare sarà affidata a un sorteggio casuale a rotazione all'interno di elenchi accreditati. Si prevede anche la creazione di un albo dei membri delle commissioni giudicatrici.



«Un nuovo modo di impostare il sistema di pubbliche commesse». Così l'assessore capitolino alla Legalità Alfonso Sabella definisce le nuove regole per le gare d'appalto varate dalla giunta Marino. E il sindaco commenta la richiesta di dimissioni di M5S. «È la stessa che facevano Carminati e Buzzi, ora in carcere per mafia».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Gennaio 2015, 10:17
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