Roma 2024, blitz di Bach: il numero uno
del Cio domani incontra Malagò

Roma 2024, blitz di Bach: il numero uno del Cio domani incontra Malagò

di Flavia Scicchitano
Non si ferma il sogno a cinque cerchi. Lo stop alla candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2024, approvato la scorsa settimana in Assemblea capitolina, non sancisce in via definitiva l'esclusione dalla corsa. E sulla partita per aggiudicarsi i Giochi potrebbero essere in arrivo nuovi colpi di scena. 

Domani, infatti, Thomas Bach, il presidente del Cio, sarà a Roma, per partecipare alla prima conferenza globale su sport e fede in Vaticano. Ma, di fatto, sarà l'occasione per incontrare Giovanni Malagò e fare il punto della situazione. Nella stessa giornata potrebbe essere previsto anche un vertice con Matteo Renzi. L'appoggio della giunta comunale d'altronde rappresentava solo la strada più semplice ma non l'unica percorribile. È il Coni a intrattenere i rapporti con il Cio e il sostegno del governo e della Regione Lazio c'è. Il Coni avrebbe quindi ancora possibilità di portare avanti la promozione della candidatura, come fece Madrid nel 2009. 

«Se si fermerà la candidatura di Roma? Non è una decisione che posso prendere io. Nei prossimi giorni incontrerò il presidente Bach, parlerò con lui della situazione venutasi a creare. Bisogna raccontargli i nuovi fatti - aveva detto il presidente del Coni dopo l'approvazione in Aula della mozione per il no - È più unico che raro essere fermati a 3/4 della corsa». 
«Noi - aveva commentato il Cio - siamo in contatto con il Comitato Promotore di Roma 2024 e con il Coni per chiarire queste circostanze politiche».

Il supporto del Comitato olimpico c'è, d'altronde il dirigente tedesco non ha mi fatto mistero di sostenere la candidatura romana, e da domani si aprirà una settimana chiave per le sorti della capitale. Intanto l'iter prosegue: Diana Bianchedi ha preparato la seconda parte del dossier olimpico che sarà fatto avere a Losanna, il 7 ottobre. 
Il 7 dicembre, invece, l'esecutivo del Cio esaminerà il documento. Mentre le ultime carte vanno presentate il 3 febbraio 2017. 
E poi non resta che aspettare. Ma solo se nel frattempo dovesse cadere la giunta Raggi, e arrivare un nuovo commissario, la salvezza della candidatura potrebbe ritenersi quasi scontata. 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 3 Ottobre 2016, 09:39
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