Raggi, 3.8 milioni per i bonus case ai rom: "Stessi diritti dei romani"

Raggi, 3.8 milioni per i bonus case ai rom: "Stessi diritti dei romani"

di Paola Lo Mele
Un piano per chiudere i campi rom della capitale, partendo da quelli de La Barbuta e La Monachina che verranno superati in due anni, con una spesa di 3,8 milioni. Ad annunciare il programma, che fa perno sull’utilizzo di fondi europei dedicati, è stata ieri mattina la sindaca di Roma Virginia Raggi insieme all’assessore al Sociale Laura Baldassarre e alla presidente della commissione competente Maria Agnese Catini.

«Possiamo annunciare in maniera molto netta che finalmente a Roma saranno superati i campi rom. Fermiamo la mangiatoia che per troppi anni c’è stata sui campi da parte della criminalità e anche di Mafia Capitale», ha detto la prima cittadina. Il Campidoglio ha «garantito il ritiro di tutti i bandi coinvolti in Mafia Capitale» sottolineando che «in nessun modo le risorse del piano verranno sottratte alla cittadinanza». Dopo il recente censimento dei vigili che ha contato nella Capitale 4.500 Rom distribuiti in 9 villaggi, ora sono quattro gli assi su cui si poggia la strategia del M5S: scolarizzazione, occupazione, salute, abitazione. Saranno organizzati corsi di formazione e favorita la creazione di ditte individuali o cooperative miste di servizi.

Sul fronte abitativo verranno attivati dei protocolli di collaborazione con la Guardia di Finanza, con l’Agenzia delle Entrate e l’Inps per individuare coloro che nei campi sono economicamente autosufficienti e che quindi non hanno diritto al sostegno pubblico. Per gli altri saranno usati i finanziamenti Ue. L’assessore Baldassarre ha dedicato il piano alle sorelline rom morte di recente nel rogo di un camper nella periferia est della città, con l’auspicio che una tragedia del genere «non avvenga mai più». Poi ha spiegato: «L’Ue dice che non dobbiamo avere politiche speciali per i Rom, quindi potranno usufruire di quello che è previsto per l’abitare per i romani, uscendo dall’assistenzialismo in un passaggio importantissimo per la legalità. Dobbiamo invitare chi può andare a vivere altrove a farlo. Poi per chi ne ha diritto tra gli strumenti indicati nel piano ci sono la richiesta di alloggio, il contributo per l’affitto».

IL PATTO CON LE FAMIGLIE I l piano per il superamento dei campi rom della Capitale prevede un patto di responsabilità tra i capofamiglia e il Comune che contiene diritti e doveri di ciascun abitante del campi: chi non lo rispetta perderà il diritto a fruire delle misure da esso previste. «La novità sostanziale è che ci rivolgiamo direttamente alle famiglie senza alcuna intermediazione, che negli anni è stata complice del disastro. Il percorso di legalità sarà fatto con il pieno coinvolgimento delle famiglie con l’adesione al patto di responsabilità», ha detto l’assessore al Sociale Laura Baldassarre durante la conferenza stampa a Palazzo Senatorio. Tra gli obiettivi principali c’è la scolarizzazione dei bambini Rom, Sinti e Caminanti promuovendone l’accesso agli istituti di ogni ordine e grado e contrastando l’abbandono scolastico dei minorenni. «Per la supervisione e attuazione del piano sarà ricostituito e rafforzato l’ufficio Rom», ha annunciato la sindaca Raggi. 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Giugno 2017, 09:47
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