Arrivano i vigili, piazza Navona finalmente libera
da abusivi e degrado. Ma il centro è ancora un suk
di Franco Pasqualetti
Neanche un ambulante, nessun turista coi piedi ammollo nelle fontane, locali che rispettano le norme comunali sui tavoli gazebo e un senso di ordine che difficilmente si vede nelle strade e nelle piazze più importanti della Capitale. Già, perché il controllo capillare che Di Maggio ha messo in piedi nella storico salotto della città scoraggia anche gli abusivi più impavidi. Lo sa bene il bengalese che ieri, pensando che i vigili fossero in pausa pranzo, ha provato a sfidare la sorveglianza con un carico di occhiali rayban taroccati: a bloccarlo, con uno scatto da quindicenne, e sotto il sole cocente, ci ha pensato lo stesso Di Maggio. Merce sequestrata e spedita in Procura con tanto di applausi di commercianti e residenti.
Ma se a piazza Navona tutto funziona a meraviglia, nel resto del Centro a farla da padrone è l'anarchia. A piazza Venezia spopolano i venditori di acqua e ventagli. Sulla scalinata di piazza di Spagna, proprio ieri, c'erano ben 9 venditori di borse e una decina di “lanciatori” di pupazzetti in gomma. Su via del Corso e al Colosseo la fanno da padrone i venditori di occhiali e foulard. In via Nazionale si vendono persino le macchinette da cucire tascabili. Ce n'è per tutti i gusti e la mancanza di un piano reale da parte del Comando dei vigili rende la vita più semplice agli abusivi. La soluzione più efficace potrebbe essere proprio quella utilizzata per piazza Navona: alcune zone di Roma meritano quel trattamento d'urto. Solo così si mette fine al problema.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 4 Luglio 2014, 10:37
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