Ostia, i clan assolti dalle accuse di mafia.
Condannati i membri della famiglia Fasciani

Ostia, i clan assolti dalle accuse di mafia. Condannati i membri della famiglia Fasciani

di Davide Manlio Ruffolo
Si è concluso con otto condanne e dieci assoluzioni il processo d'appello in cui erano imputati esponenti delle famiglie Fasciani e Triassi, tutti accusati di aver dominato le attività illecite a Ostia, quartiere litoraneo di Roma. Nei loro confronti, come disposto dai giudici della seconda Corte d'appello di Roma, è inoltre decaduta l'accusa di associazione di tipo mafioso e l'aggravante della modalità mafiosa.

La decisione dei magistrati, in un'aula Occorsio gremita, è giunta dopo una camera di consiglio durata oltre 3 ore. La pena più alta è stata quella a 10 anni di reclusione, in riforma della precedente condanna di primo grado a 28 anni, inflitta al capofamiglia Carmine Fasciani. Sono state ridotte anche tutte le pene inflitte agli altri 7 imputati. Sei anni e sei mesi di reclusione, invece dei 16 anni e 9 mesi stabiliti in primo grado, per moglie di Carmine Fasciani, Silvia Bartoli. 

Condannate anche le figlie Sabrina Fasciani, a 5 anni e 4 mesi anziché i 25 anni e 10 mesi della precedente sentenza, e Azzurra Fasciani, a 4 anni e 10 mesi invece degli 11 anni stabiliti in primo grado. Quattro anni e mezzo per Alessandro Fasciani (in primo grado erano 26), 5 anni e 7 mesi per il fratello del capofamiglia Terenzio Fasciani (in riforma dei 17 già inflitti) e identica condanna anche per per Luciano Bitti. 

Cinque anni e 8 mesi, invece, è la condanna comminata a Gilberto Inno. Nel medesimo procedimento sono stati assolti i fratelli Vito e Vincenzo Triassi che rischiavano una condanna a 15 anni come sollecitato, nella scorsa udienza, dal procuratore generale Giancarlo Amato. Assolti anche Nazareno Fasciani fratello di Carmine, Ennio Ciolli, Fabio Guarino, Danilo Anselmi, Mirko Mazzoni ed Eugenio Ferramo. 

I giudici, in ultimo, hanno confermato la confisca dei beni della famiglia Fasciani ad eccezione del ristorante Al Contadino non far sapere di Ostia Antica per il quale è stato disposto il dissequestro. Per gli imputati il procuratore generale Giancarlo Amato, nella penultima udienza del processo, aveva chiesto una condanna complessiva a 200 anni di carcere.
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Giugno 2016, 10:01
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