Marino si difende: "Negli Usa perchè minacciato: volevo stare con la mia famiglia, senza scorta "

Marino si difende: "Negli Usa perchè minacciato: volevo stare con la mia famiglia, senza scorta "
ROMA «Io mi trovavo negli Usa per motivi al di fuori della mia volontà perché negli ultimi mesi ho ricevuto diverse minacce di morte con lettere scritte a me, a mia moglie e a mia figlia e diverse volte buste con pallottole, io che ho iniziato il mio mandato andando in bicicletta adesso devo muovermi con tre macchine e 6 uomini di scorta. Io davvero volevo 14 giorni con mia moglie e mia figlia senza girare con le persone armate che ringrazio perché sono professionali. Penso che se ho un difetto è che sto sempre al lavoro come accadeva quando stavo al Gemelli». Così il sindaco di Roma, Ignazio Marino, intervistato da Lilli Gruber nella trasmissione di La7 Otto e mezzo.

Il sindaco è poi indignato per quanto accaduto nella trasmissione Porta a Porta "perché la famiglia Casamonica voleva un palcoscenico per usare un morto per mandare messaggi ai vivi. Pensate a chi dai Casamonica ha subito violenze o estorsioni, che hanno visto la tv di Stato dare uno status di importanza a una famiglia che infligge violenza, dolore e in alcuni casi morte. È stato un errore e allora mi chiedo perché, se questo è servizio pubblico, devo pagare il canone se poi qualcuno mi porta nel salotto di casa mia quella famiglia che abbiamo criticato per quella sbagliata manifestazione di potere del funerale?".
Assicura inoltre che di avere "ottimi rapporti con il governo Renzi". E ribadisce che non si dimetterà "perché voglio cambiare Roma e sono sicuro che ci stiamo riuscendo. Se mi dimettessi - ha aggiunto - tradirei il voto del 64% dei romani e quella che è la sfida della mia vita".

Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Settembre 2015, 21:41
© RIPRODUZIONE RISERVATA