Cucchi, sabato la fiaccolata
al Csm per chiedere giustizia

Cucchi, sabato la fiaccolata ​al Csm per chiedere giustizia

di Flavia Scicchitano
Mille candele, per tenere accesa la luce sulla morte di Stefano Cucchi. Dopo la sentenza della Corte di Appello di Roma che, il 31 ottobre scorso, ha assolto tutti gli imputati dall'accusa di omicidio colposo del giovane geometra, la battaglia della famiglia per ottenere giustizia continua.





E non solo sul piano legale, perché Stefano, arrestato nell'ottobre 2009 a Roma per droga, e morto una settimana dopo, mentre era detenuto, all'ospedale Pertini «non è morto da solo». Per questo sabato prossimo, alle 18.30, sotto il Consiglio superiore della magistratura, si terrà la fiaccolata di solidarietà "Accendiamo la verità. Mille candele per Stefano Cucchi”, promossa dalla sorella Ilaria e dai genitori, insieme all'associazione Acad (Contro gli abusi in divisa).



«Stefano è stato ucciso dalle botte subite mentre era detenuto, dai medici che non lo hanno aiutato, dai depistaggi per coprire i colpevoli - spiegano gli organizzatori -. C'è bisogno di luce per illuminare quei luoghi bui dove ogni giorno si umiliano le esistenze e si calpesta la democrazia. E dobbiamo accenderla tutti e tutte insieme. Contro le bugie, contro l'impunità, contro la tortura. Perché non accada mai più».



A confermare la presenza in piazza già in molti, dai centri sociali, ai comitati e le associazioni come l'Arci e A Sud.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Novembre 2014, 09:41
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