Crollo al Flaminio, i tecnici chiedono
una proroga. Nel mirino i materiali utilizzati

Crollo al Flaminio, i tecnici chiedono una proroga. Nel mirino i materiali utilizzati

di Davide Manlio Ruffolo
Hanno chiesto altro tempo, per effettuare ulteriori rilevazioni e valutazioni, i due tecnici incaricati di stilare la relazione sulle cause che hanno portato al crollo del palazzo sul lungotevere Flaminio, avvenuto lo scorso 21 gennaio.

Gli ingegneri Claudio De Angelis e Lucrezia Le Rose, ieri, si sono recati a piazzale Clodio per parlare con il procuratore aggiunto Roberto Cucchiari e con il pubblico ministero Antonella Nespola, ottenendo una proroga di trenta giorni. Gli stessi tecnici invieranno una richiesta al Comune di Roma per chiedere che vengano effettuate altre verifiche sull’abitabilità dato che, a parer loro, per permettere il rientro delle 11 famiglie sfollate, sarebbero necessari nuovi interventi sull’edificio. Per questo i residenti dovranno attendere almeno fino al 25 maggio prima di tornare nelle proprie abitazioni.

La decisione, in realtà, era nell’aria perché già lunedì gli inquirenti avevano rigettato l’istanza di dissequestro della palazzina, presentata dall’avvocato Gianluca Tognozzi in qualità di legale dell’amministratore del condominio. In quell’occasione, i magistrati avevano spiegato che il sequestro a fini probatori doveva essere mantenuto «almeno fino alla consegna della relazione di consulenza». Allo stato attuale il fascicolo, in cui si ipotizza il reato di crollo colposo, risulta ancora contro ignoti ma si arricchisce dell’ipotesi investigativa che dietro all’incidente ci siano una serie di concause risalenti nel tempo.

Ora l’attenzione dei magistrati si sta concentrando sui materiali edili utilizzati per effettuare le numerose ristrutturazioni che, negli anni, hanno interessato l’edificio. Inoltre è al vaglio dei pm, il voluminoso incartamento in cui sono presenti, oltre alla relazione effettuata dagli agenti che hanno fatto i primi rilevamenti, anche alcuni esposti con cui i condomini segnalavano presunte irregolarità, come nel caso del giardino pensile del VI piano.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Aprile 2016, 09:06
© RIPRODUZIONE RISERVATA