La Corte dei Conti: "La corruzione a Roma
e nel Lazio costa oltre un miliardo di euro"

La Corte dei Conti: "La corruzione a Roma ​e nel Lazio costa oltre un miliardo di euro"

di Flavia Scicchitano
Dovevano essere parole di fuoco. E così è stato. «Non possiamo non esprimere stupore e preoccupazione per il diffondersi del morbo pernicioso della corruzione che secondo i primi referti degli investigatori avrebbe un'estensione vasta e sistemica a Roma e nel Lazio, raggiungendo la somma da capogiro di circa 1,3 miliardi». Il procuratore della della Corte dei Conti del Lazio, Raffaele De Dominicis, lanciare l'allarme sulle stime della corruzione all'inaugurazione dell'anno giudiziario.





E il problema si estende anche nel privato «specialmente nei settori della produzione tecnologica e del commercio, pericolosissima e non meno dannosa della corruzione nel pubblico». «Mafia Capitale rappresenta purtroppo il segno di un pericolosissimo degrado civile e dell'invadenza delle associazioni criminali entro le strutture amministrative della Repubblica», ha aggiunto il procuratore, senza tralasciare le vicende Atac e Ama: «Per l'illegittima gestione delle modalità di assunzione del personale Atac il danno presunto è di 15 milioni. Per le irregolari procedure di assunzione di 550 operatori ecologici in Ama di quasi 8 milioni».



«La sola sezione Lazio ha emesso nel 2014 sentenze di condanna per oltre 80 milioni a fronte di entrate provenienti dal bilancio dello Stato di 268 milioni - aveva detto prima il presidente Ivan De Musso - Quindi la Corte dei Conti è un'istituzione a costo zero». «Sarebbe opportuna una grande riforma della contabilità pubblica: la giurisdizione della Corte dei Conti nei confronti di ogni soggetto che entri in rapporto con l'utilizzo del pubblico denaro. Avrebbe un forte impatto deterrente anche sui fatti corruttivi».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 19 Febbraio 2015, 08:27
© RIPRODUZIONE RISERVATA