Le rubano l'auto e la ricattano, giornalista di RomaUno finge di accettare e fa arrestare il ladro

LA STORIA Le rubano l'auto e la ricattano, giornalista di RomaUno finge di accettare e fa arrestare il ladro

di Mauro Evangelisti
Prima le rubano l’automobile, poi le chiedono il riscatto. Ma lei, volto conosciuto delle tv romane, ha avuto il coraggio di reagire, di chiedere aiuto ai carabinieri e di fare arrestare il colpevole. «Ecco, vorrei raccontare questa storia proprio per invitare tutti a non arrendersi a un ricatto; affidatevi sempre alle forze dell’ordine», racconta Paola Danese, 39 anni, giornalista di Roma Uno.

La storia comincia con una brutta notizia. Il 3 gennaio, da Stornara, provincia di Foggia, chiamano Paola Danese: la madre ha avuto un’emorragia cerebrale ed è stata ricoverata in gravi condizioni in ospedale. Lei, alla guida della sua Audi 3, da Roma corre a Stornara, per stare vicino alla madre. Ma nella notte le rubano l’auto parcheggiata nel paese. In quelle ore drammatiche Paola Danese pensa solo alla madre e il furto della macchina passa in secondo piano. Però qualcuno citofona a casa e le spiega: se vuoi, ti possiamo aiutare a ritrovare la tua Audi.



Arriva una seconda richiesta: se sei disposta a pagare 3.000 euro, ti ridanno la macchina. Chi fa da mediatore non si sbilancia, dice solo di essere un amico che la vuole aiutare, ma Paola Danese risponde di no, non se ne parla. Per fortuna, qualche giorno dopo, le condizioni della madre migliorano e i medici dell’ospedale di Foggia danno il via libera al trasporto della donna in una struttura della Capitale.



A Roma Paola Danese, che aveva già denunciato il furto dell’auto, va dai carabinieri di Frascati e racconta della tentata estorsione. Il comandante del nucleo operativo e radiomobile Renato Puglisi si mette in contatto con i colleghi di Foggia e insieme iniziano le indagini. In particolare, il comandante della stazione di Stornara, Luciano Deidda, sorpreso positivamente dal coraggio della giornalista visto che di solito si preferisce chinare il capo e pagare, organizza la trappola. «In quella zona - ricorda Paola Danese - in ogni famiglia c’è qualcuno che ha dovuto pagare per riavere l’auto rubata. Si chiama ”cavallo di ritorno”, è una pratica qui a Roma poco conosciuta. Però ci sono altri tipi di ricatti: ecco, per questo invito tutti a rivolgersi sempre alle forze dell’ordine».



La giornalista, su consiglio dei carabinieri, ha detto all'estorsore che era disponibile a pagare (la richiesta si era abbassata a 1.500 euro) ma all'incontro sono andati anche i militari che hanno bloccato un trentaquattrenne subito dopo la consegna del denaro. Ora è agli arresti domiciliari.
Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Febbraio 2015, 17:24