Roma, sgominata banda del buco: 8 arresti. Anche la dipendente di una delle banche rapinate

Rapinarono banche a San Pietro sgominata "banda del buco": 8 arresti In manette dipendente di un istituto

di Angela Camuso
Li chiamavano quelli della banda di Babbo Natale o della banda del “buco”, a seconda delle tecniche utilizzate per svaligiare banche. Quasi tutti avanti con l’età, specializzati in rapine in istituti di credito durante le quali si travestivano appunto dal barbuto personaggio natalizio, contavano spesso su una talpa insospettabile: una donna, Roberta Gatta, che dava ai rapinatori le “dritte” giuste, dipendente infedele dell’agenzia nr. 35 della Banca Popolare di Novara in piazzale delle Medaglie d’Oro, alla Balduina.





In quella banca, dove ieri i poliziotti della Squadra mobile sono andati ad arrestare la donna, i banditi erano riusciti due anni fa a portarsi via 160.000 euro in contanti oltre che quasi 4 chili d’oro custodito in una cassetta di sicurezza del “caveau” che era stata aperta proprio dalla dipendente, che ovviamente durante l’assalto si era finta impaurita dalle minacce. Sono state eseguite all’alba di ieri le 8 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal tribunale nei confronti del commando sgominato dalla polizia, composto – oltre che dalla basista – da pregiudicati già conosciuti per reati simili, dei quali il più anziano, Tommaso Bonardi, ha 81 anni e il più giovane 46. Gli altri arrestati sono Giulio Amodei, Giorgio Angiolosanto, Ferdinando Giampaoli, Berardo Osvaldo Costantini e Luciano Riola.



Già conosciuti per essere delinquenti attivi a Monteverde, Garbatella, Tiburtino, Casal Palocco ed Acilia, tra le molteplici azioni in fase di realizzazione i banditi si sono resi responsabili di un tentativo di rapina in danno della Banca Carige in piazza Risorgimento. In quel caso è stata utilizzata la tecnica del buco ma il colpo era fallito perché i banditi non erano riusciti a spostare una cassaforte trovata appoggiata sulla parete opposta dopo che i banditi avevano fatto il buco lavorando di notte in un locale adiacente alla banca. Numerosi gli stratagemmi usati dal gruppo: ad esempio un’auto rubata sulla quale erano state applicate targhe clonate di un analogo veicolo dello stesso modello, escamotage che ha permesso loro di viaggiare e stazionare indisturbati a pochi passi da un obiettivo sensibile come la Città del Vaticano.
Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Febbraio 2015, 08:19