Roma, auto si schianta contro un albero:
​morti quattro giovani a bordo

Roma, auto si schianta contro un albero: ​​morti 4 giovani

di Angela Camuso
Il pi piccolo aveva 17 anni, il pi grande 22. Sono tutti morti. La Ford Focus sulla quale viaggiavano, al ritorno da una serata all'insegna del divertimento trascorsa in un pub, uscita fuori strada, quasi sicuramente a causa dell'alta velocit, ha sbattuto prima contro una palina del bus e quindi si ribaltata, finita in un fossato e si schiantata contro un albero.



L'incidente si è verificato alle 2.30 circa della notte alla periferia sud di Roma, esattamente in via Fosso dell'Osa, tra la Prenestina e la Collatina. Tre dei ragazzi sono morti sul colpo, il quarto è stato estratto vivo dalle lamiere ma vana è stata la corsa in ospedale, perché il cuore del giovane ha smesso di battere poco dopo l'arrivo al pronto soccorso dell'ospedale Torvergata. Le vittime abitavano tutti a Castelverde, a poche centinaia di metri dal luogo dell'incidente. Cinque minuti ancora di strada e sarebbero tornati a casa.





Le vittime sono Andrea Di Luzio (22 anni, al volante), Alessio Galvanio (17 anni), Emanuele Boccuzzi (22) e Jacopo Tenaglia (18 anni non ancora compiuti). Si conoscevano fin da bambini.

















I vigili del fuoco hanno lavorato oltre tre ore per estrarre i corpi dalle lamiere della macchina che era praticamente accartocciata. Un giovane automobilista è anche riuscito a filmare la dinamica finale dell'incidente. Sequenze agghiaccianti che sono finite sul web. Fatalità vuole che l'anno scorso un altro del loro gruppo, Dennis detto il Roscio, fosse morto anche lui in un incidente stradale, con lo scooter. Uno dei ragazzi che da ieri non ci sono più (Emanuele detto Lele, che lavorava da Fendi), aveva messo come immagine del suo profilo Fb un irriverente ritratto con uno spinello in bocca e il dito medio alzato. Da quanto scriveva sul web la sua ex fidanzatina Aurora, l'alta velocità era per lui un must: “Le mie strillate.. non devi correre ti dicevo… ma appena chiudevi lo sportello mi sgommavi davanti per farmelo apposta… “.



IL DOLORE SUI SOCIAL (di Mario Fabbroni) «Angeli, ci mancherete». La comitiva di Andrea, Emanuele, Alessio e Jacopo affida soprattutto a frasi e commenti social sia lo choc che il ricordo per quei quattro amici che non ci sono più.

«Addio», «Rip», «Dio, com'è potuto accadere?», sono le parole più ricorrenti sul grande ”muro” virtuale dei profili Facebook delle vittime e degli amici degli amici. «Non doveva finire così - scrive Claudia - è un incubo immenso, mi mancherete angeli». In tanti pubblicano le foto dei loro amici e ricordano una tragedia che ha colpito la comitiva poco meno di un anno fa, quando altri due di loro hanno perso la vita. «Nemmeno un anno è passato - scrive Tiziano - e stanotte un'altra tragedia, 4 tutti insieme. Ma cosa sta succedendo! Non è possibile, non è giusto così. Non è una vita giusta! Buon viaggio, angeli».

Davvero toccante l'emozione che trasferiscono alcuni commenti dei famigliari delle vittime. Come la sorella minore di Andrea, che sembra quasi scrivere come se si trattasse di un problema di salute momentaneo. Come se ci fosse ancora la speranza che il tempo si potesse farnare, magari tornare indietro: «Non ci posso credere, è un incubo o cosa? Adesso come farò senza di te? Tu sei una parte di me, la più speciale. Fratellino mio ti prego, non mi lasciare mai. Ti penso sempre, un bacio da me e mamma ti amerò sempre ricordati che ti voglio un mondo di bene fratellino mio».



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Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Luglio 2014, 10:26