Caos asili nido: le maestre protestano
ancora, chiusura prevista per le 13
di Lorena Loiacono
Nodo del contendere è sempre l'atto unilaterale, siglato dal Comune, per cui non vengono chiamate le supplenze in caso di assenza del personale con il risultato che, ogni giorno, si registrano vertiginosi fuori rapporto tra educatrici e bambini presenti in classe. In barba alla presenza di una maestra ogni 6 bambini. Ed è per questo che molte mamme parteciperanno alla protesta al fianco dei nidi. «Si arriva anche a 24 piccoli per due educatrici – denuncia Caterina Fida, dell'Usb – una situazione insostenibile che va a cancellare tutto il lavoro di formazione, svolto negli anni dal personale, oltre che la sicurezza dei bambini. Domani (oggi, ndr) saremo in Campidoglio per decidere come portare avanti la protesta».
A febbraio una parte dei sindacati firmò una preintesa che sospendeva fino a giugno l'atto unilaterale ma, con un referendum tra il personale, la preintesa è stata bocciata e il Campidoglio ha immediatamente riattivato le procedure che bloccano la chiamata dei supplenti. Ed è di nuovo caos, anche per la carenza di personale ausiliario della Multiservizi, fondamentale nell'orario di entrata e di uscita dei bimbi: a ridosso della pausa per Pasqua, è stata tolta mediamente un'unità per ogni struttura. Ma la protesta non è solo dei nidi: oggi ad aprire l'assemblea sindacale con vento di mobilitazione saranno i vigili urbani, seguirà il personale delle biblioteche e quello scolastico tra nidi e materne, poi sarà la volta degli amministrativi. Circa 22 mila persone in agitazione per una primavera che a Roma si preannuncia rovente.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Aprile 2015, 09:15
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