Ago aspirato al seno, 43enne morta
dopo un banale controllo
di Davide Manlio Ruffolo
A condurre le indagini il procuratore aggiunto Leonardo Frisani e il pubblico ministero Maria Bice Barborini che hanno aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando il reato di omicidio colposo. Nella giornata di ieri, inoltre, è stata effettuata l'autopsia sul corpo della giovane dalla quale si cercherà di capire se vi siano stati errori, in tal caso individuandone gli eventuali responsabili, o se si sia trattata di una tragica fatalità. Disposto, inoltre, il sequestro della cartella clinica.
La vicenda risale a lunedì scorso quando la donna, 43 enne, a seguito di una mammografia nella quale erano emersi diversi noduli al seno, si era recata presso l'ospedale Sant'Andrea per effettuare i necessari accertamenti. Giunta nel noto nosocomio romano si è sottoposta all'esame di ago aspirazione che serve a determinare la natura di un nodulo al seno discriminando se sia di natura benigna (ad esempio un falso positivo come una cisti) o se si tratti di un tumore.
La piccola operazione terminò con successo e la donna, come da protocollo, venne dimessa. Arrivata a casa, però, accusa un malore. Il marito, preoccupato, decide trasportarla d'urgenza al vicino pronto soccorso dell'ospedale di Tor Vergata dove tutti i tentativi di salvarle la vita risultarono vani.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Febbraio 2015, 08:58
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