Sciopero delle donne. la Fedeli contraria: "Non è il mio modo di operare"

Sciopero delle donne. la Fedeli contraria: "Non è il mio modo di operare"
La piattaforma di «Non una di meno» che prevede lo sciopero per l'8 marzo «non è il mio modo di operare. Sottovaluta i passi importanti che il Parlamento ha fatto, come mettere soldi sull'astensione dal lavoro retribuita al cento per cento se la donna denuncia il proprio partner violento. O il piano straordinario con finanziamenti per i centri anti-violenza. Non basta? È qualcosa, e va riconosciuto. Semmai c'è un tema su cui siamo molto in ritardo: contrastare discriminazioni e violenza sulle donne riguarda gli uomini, dobbiamo discuterne e affrontarlo insieme». Così il ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli in un'intervista a Repubblica.

«Questa piattaforma non ha unito, e mi dispiace.
Il Parlamento italiano ha fatto passi concreti. Non riconoscerli non è utile», dichiara Fedeli, che propone: «Perché non andare piuttosto sui luoghi di lavoro a coinvolgere le persone? Così si rischia di discutere dello strumento, lo sciopero, non di discriminazioni». In casa, racconta Fedeli, «non ci sono mai, lavoro dalle 7 del mattino a sera tardi. Ma da quarant'anni il mio impegno contro la discriminazione è quotidiano» ed «è da qui che devono partire le donne. Dal pretendere rispetto reciproco e dal condividere le responsabilità».

Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Marzo 2017, 13:37
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