Legge Stabilità, ecco cosa cambierà
per le famiglie e per le imprese

Legge di Stabilità, cosa cambia per le famiglie e le imprese
ROMA - Legge Stabilità a un passo dall'approvazione. Ecco di seguito tutti i cambiamenti per le famiglie e le imprese riportati dal Corriere della Sera.

Per quanto riguarda le famiglie in primis le aliquote Imu e Tasi rimarranno le stesse del 2014 in attesa che il governo elabori, come promesso, la nuova tassa comunale unica. In questo modo viene scongiurato un possibile innalzamento.



Il bonus di 80 euro viene confermato per i lavori dipendenti anche se non si estenderà ai pensionati e agli autonomi, inoltre il bonus non concorrerà alla formazione del reddito. Un altro bonus è poi quello "bebè", cioè l’assegno di 960 euro all’anno per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017, concesso se l’Isee familiare non supera i 25 mila euro.



Liquidazione in busta paga. Per coloro che vorranno per il periodo 1° marzo 2015-30 giugno 2018, le quote del trattamento di fine rapporto (Tfr) maturate nel medesimo periodo per i lavoratori privati, potranno essere messe in busta paga per garantire una maggiore liquidità ai cittadini.



Resta, infine, invariato l’aumento della tassazione sui fondi pensione dall’11,5% al 20%.



Cambiamenti anche per le aziende. Il primo significativo è l'Irap che torna a salire al 3,9%, ma con la deducibilità del costo del lavoro per i nuovi assunti a tempo indeterminato, e un credito d’imposta "compensativo" per chi non ha dipendenti.



Diversi tagli sono poi previsti e interesseranno Comuni, Regioni e tutte le mini-società pubbliche.



Arriva la stangata anche sugli enti non commerciali e fondazioni destinate a scopi sociali: sarà detraibile dall’Irpef il 26% delle donazioni fino a 30 mila euro mentre il vecchio limite era 2 mila.



Cambia poi il regime fisacale e si semolifica per chi rientra nei minimi. Irpef, Ires, Iva e Irap saranno sosttuite, infatti, da un nuovo regime forfettario.



Sono poi previsti nuovi finanziamenti per la ricerca e per nuovi macchinari ma scendono i contributi.



Infine ci sarà una stretta sull'evasione dell'Iva, il versamento dell’imposta all’erario dall’acquirente e non dal fornitore. L'Iva al contrario partirà dal 2015 per la grande distribuzione organizzata, all’edilizia, all’energetico, ai servizi di pulizia.



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Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Dicembre 2014, 09:43
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