Treno a fuoco sul Passante Ferroviario,
ma è una simulazione di sicurezza per Expo

Treno a fuoco sul Passante Ferroviario, ​ma è una simulazione di sicurezza per Expo

di Simona Romanò
Simulazione di emergenza per Expo. Rete Ferroviaria Italiana, con l'ok della Prefettura, ha simulato un incendio sul treno lungo il Passante Ferroviario per testare la capacità dei soccorsi in vista di Expo.





Il piano sicurezza dell'evento - che apre fra 17 giorni - è al setaccio: non solo sul sito a Rho-Pero, ma anche per tutto ciò che vi ruota intorno. Si fanno le prove per non essere impreparati in caso di emergenze, mentre domani il premier Matteo Renzi visiterà i padiglioni. Sabato notte si è svolta un'esercitazione tra le stazioni di Repubblica e Porta Garibaldi: si è simulato un rogo, causato da un atto vandalico, sull'ultima carrozza di un convoglio con i passeggeri da salvare e alcuni feriti lievi da aiutare.



L'esercitazione ha previsto che un passeggero spaventato azionasse il freno di emergenza, bloccando così il treno in galleria. Il personale in servizio ha tentato invano di spegnere le fiamme, costretto poi a chiedere l'intervento di pompieri, Areu (l'Azienda regionale delle urgenze) e 118. Nel frattempo, l'attenzione è stata rivolta ai passeggeri, fra cui una persona con difficoltà nel muoversi. Un test per mettere alla prova il coordinamento dei soccorsi e la prontezza d'azione dei vari enti.

Il piano sicurezza, dopo la sparatoria con morti a Palazzo di Giustizia, è scandagliato per evitare che ci siano falle. «Non deve però passare l'idea che Expo sia pericoloso e non può diffondersi la psicosi», ribadisce il Commissario unico Giuseppe Sala, sottolineando che «nessuno dovrà impiegare più di 10 secondi per i controlli, perché è un evento di pace».



Le persone «non devono essere costrette a togliere anche orologi e cinture», come invece avviene agli aeroporti. Tuttavia, rimane alta la guardia e nessuno - nemmeno addetti ai lavoro - potrà entrare senza essere “radiografato”. Sito blindato con 400 tornelli, 200 archetti, metal detector e raggio X: di giorno, turni di 750 vigilanti, di notte 600 militari e forze dell'ordine. Saranno poi operativi «agenti dell'intelligence di alcuni Paesi», anche armati, ma segnalati alla Prefettura.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 13 Aprile 2015, 09:26
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