Sesto, uccide i genitori e torna a dormire:
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Sesto, uccide i genitori e torna a dormire: "Volevano mandarmi in comunità"

di Salvatore Garzillo
Civico 666. Un numero che evoca il male almeno quanto il sangue trovato nell'appartamento all'ottavo piano di via Edison, a Sesto San Giovanni. Ma qui il diavolo non c'entra. C'è solo un ragazzo di 26 anni con problemi psichici e una vita segnata da disagio famigliare, alcol e droghe leggere.


Lunedì notte Davide Magnus ha ucciso a coltellate il padre e la madre, Giuseppe, 62 anni, e Francesca Re, 60. Ha confessato di odiarli perché volevano rispedirlo in una comunità terapeutica in provincia di Frosinone. Conosceva quei posti, era in cura al centro psicosociale dell'ospedale di Sesto San Giovanni e aveva smesso di prendere psicofarmaci da circa un anno. La scelta non aveva dato i risultati sperati, anzi era peggiorato, era diventato sempre più violento. Già a novembre la polizia era intervenuta per una lite in casa scatenata proprio dal suo rifiuto di andare in comunità.





Attorno alle 2 di lunedì Mugnos e la madre hanno ripreso a discutere animatamente, finché Davide ha afferrato un coltello da cucina e ha colpito la donna con almeno venti fendenti alla gola e all'addome. La madre è stramazzata sul pavimento del soggiorno. Il padre ha ascoltato tutto dal letto, da dove non ha potuto muoversi perché dal 2010 gli hanno amputato entrambe le gambe a causa delle complicazioni di un diabete legato al passato da grande alcolista. Ha urlato forte per chiedere aiuto, ma il figlio è balzato sul letto e lo ha ammazzato con la stessa ferocia riservata alla madre.

Quando è tutto finito, il 26enne è tornato a letto e si è messo a dormire.
Alle 3,30 dal poliziotto che abita al piano di sotto ha suonato alla sua porta. Mugnos ha aperto in mutande e ancora sporco di sangue. Durante l'interrogatorio negli uffici del commissariato di Cinisello Balsamo ha confessato tutto. Davanti al pm di Monza Michele Trianni è apparso lucido in alcuni momenti e molto confuso in altri. Motivo per cui sarà disposta una perizia psichiatrica per capire se era capace di intendere e volere al momento del massacro.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 16 Dicembre 2015, 10:04
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