Milano, voragine a Porta Romana e piena
del Seveso: la Procura indaga per disastro colposo
di Benedetta Dalla Rovere
La strada aveva già ceduto il 7 luglio scorso e il Comune aveva già chiesto al condominio di consolidare i box sotterranei, ma l'intervento non è arrivato in tempo. La pioggia, caduta abbondantemente nel fine settimana, ha fatto il resto. I pm già questa mattina valuteranno se aprire un fascicolo per accertare le eventuali responsabilità a carico dell'impresa costruttrice. Dalle prime ricostruzioni, infatti, a cedere sarebbe stata la paratia di un box, costruita in legno invece che in cemento amato, al terzo piano del parcheggio sotterraneo, a circa 11 metri di profondità.
Nel frattempo, ieri mattina la voragine è stata chiusa e la strada è stata parzialmente riaperta al traffico. Anche i collegamenti di acqua, luce e gas sono stati ripristinati. Le 30 famiglie evacuate sabato mattina dai palazzi al 124 di corso di Porta Romana, e ai civici 2 e 4 di via Vaina sono potute rientrare a casa.
Anche il Seveso è tornato a dare problemi nelle strade di Niguarda e Isola, anche se non con l'impeto dellos corso 8 luglio. La Procura ha aperto un'inchiesta, ancora a carico di ignoti, con l'ipotesi di disastro colposo. Nell'ambito dell'indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Nicola Cerrato e dal pm Maura Ripamonti, è stata inviata una lettera agli assessori competenti del Comune, e per conoscenza anche al sindaco Pisapia e al governatore Maroni, per chiedere informazioni sulle cause delle inondazioni, sui «rimedi» adottati, sui «progetti» previsti per prevenirle.
La Procura sta anche valutando se affidare ad un consulente tecnico una perizia per verificare se ci siano anche responsabilità per «omissione» tra le cause delle esondazioni che hanno colpito Isola e Niguarda. Una tranche dell’inchiesta potrebbe presto riguardare la voragine di Porta Romana.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 28 Luglio 2014, 12:14
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