Coco nei guai col fisco: per l'ex di Milan e Inter chiesta la condanna a un anno
degli imputati.
«Francesco Coco è stato un calciatore professionista e quando giocava il suo patrimonio, tra cui la società Ibla, era gestito dal papà, Antonino», ha ricostruito in aula il suo difensore, l'avvocato Daniele Melegari. «Quando Coco si è ritirato, nel 2007, si è accorto che la gestione non era corretta - ha sottolineato - e che il papà aveva depauperato il patrimonio utilizzandolo per fini personali». L'ex calciatore avrebbe quindi «fatto dimettere» il padre, affidando la Ibla alla madre,
Giovanna Fiorito. «All'epoca - ha proseguito l'avvocato Melegari - non venne rinvenuta documentazione fiscale e contabile». Secondo la tesi
difensiva, quindi, Coco «non voleva evadere le imposte» perchè «bilanci e dichiarazioni dei redditi, seppure in ritardo, sono stati presentati». Terminati gli interventi delle difese, il processo è stato rinviato al prossimo 11 maggio per le repliche e
la sentenza.
Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Aprile 2015, 16:48
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