Coco nei guai col fisco: per l'ex di Milan e Inter chiesta la condanna a un anno

Coco nei guai col fisco: per l'ex di Milan e Inter chiesta la condanna a un anno
MILANO - Un anno di reclusione: è la condanna chiesta per l'ex calciatore Francesco Coco, che ha giocato in squadre come Milan e Inter, sotto processo a Milano con l'accusa di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte in relazione alle attività della società immobiliare gestita dalla famiglia. È stata chiesta inoltre la condanna a 2 anni di carcere per la madre, Giovanna Fiorito, anche lei accusata di reati fiscali. Al centro dell'inchiesta della Procura di Milano, coordinata dal pm Gaetano Ruta, una presunta evasione fiscale da quasi 300mila euro negli anni d'imposta tra il 2007 e il 2010. La società Ibla Srl, che gestiva il patrimonio immobiliare dell'ex calciatore, è in liquidazione dal 2009. Oltre a Coco e alla madre, oggi è stata chiesta la condanna degli altri due imputati, il commercialista Raffaele Monastero (un anno di reclusione) e il liquidatore della società, Fulvio Bertatini (3 anni di reclusione). Entrambi sono amici dell'ex calciatore. Le difese hanno chiesto invece l'assoluzione

degli imputati.

«Francesco Coco è stato un calciatore professionista e quando giocava il suo patrimonio, tra cui la società Ibla, era gestito dal papà, Antonino», ha ricostruito in aula il suo difensore, l'avvocato Daniele Melegari. «Quando Coco si è ritirato, nel 2007, si è accorto che la gestione non era corretta - ha sottolineato - e che il papà aveva depauperato il patrimonio utilizzandolo per fini personali». L'ex calciatore avrebbe quindi «fatto dimettere» il padre, affidando la Ibla alla madre,

Giovanna Fiorito. «All'epoca - ha proseguito l'avvocato Melegari - non venne rinvenuta documentazione fiscale e contabile». Secondo la tesi

difensiva, quindi, Coco «non voleva evadere le imposte» perchè «bilanci e dichiarazioni dei redditi, seppure in ritardo, sono stati presentati». Terminati gli interventi delle difese, il processo è stato rinviato al prossimo 11 maggio per le repliche e

la sentenza.
Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Aprile 2015, 16:48
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