Tenta di far morire di fame colonia di gatti: anziano denunciato a Trezzano

Tenta di far morire di fame colonia di gatti: anziano denunciato a Trezzano
MILANO - Per aver tentato di far morire di fame una colonia di gatti che vive a Trezzano sul Naviglio e aver fatto sparire la casetta di legno che conteneva le ciotole con viveri e acqua per la sopravvivenza dei felini e aver buttato via il cibo sparpagliandolo per terra, un ultraottantenne è stato denunciato dall'Associazione Animal's Emergency ed è ora indagato dalla Procura di Milano per maltrattamento di animali, furto aggravato e danneggiamento. La vicenda, per cui adesso, su delega del pm, la polizia locale del paese del milanese sta effettuando le indagini, è cominciata circa un anno fa, dopo che l'Associazione ha ottenuto dal Comune sia la concessione per gestire la colonia felina, tre maschi e quattro femmine tutti sterilizzati, sia il via libera per utilizzare una piccola area con tanto di aiuole dove creare i 'punti ristorò.

Un'iniziativa questa che però non è andata giù a G.I., procuratore, come si è qualificato lui stesso, di un'azienda con la sede adiacente alla zona dove la colonia felina si è insediata. L'uomo, classe 1934, rivendicando la proprietà dell'area, alla fine

dello scorso giugno - così riporta la denuncia presentata il 25 gennaio di quest'anno - ha iniziato la sua 'battaglià nel tentativo di cacciare i gatti. Non solo ha chiesto via e-mail ad Animal's Emergency di non dare più loro da mangiare, ma ha

anche minacciato la «distruzione» della colonia entro 48 ore. E questo nonostante l'Associazione, come testimonia un carteggio con l'anziano, gli abbia segnalato che il suo comportamento nei confronti dei sette felini era un reato e che per qualsiasi

azione contro i gatti sarebbe stata sporta denuncia alle autorità competenti Ma l'uomo, «non volendo sentire regione circa il rispetto della colonia felina», si legge nell'esposto, è passato anche dalle parole ai fatti: la rimozione dei 'punti ristorò -

almeno 7 volte da ottobre a gennaio scorsi - compresa una casetta in legno di 50 per 30 centimetri costruita da una volontaria e dentro la quale sistemare le ciotole con i viveri per consentire ai gatti di avere un luogo riparato dove trovare il cibo.

Casetta ripetutamente sparita e ricostruita e risistemata dalla donna al suo posto.

Quando poi si è scoperto che effettivamente l'area incriminata, al contrario di quel che si pensava, non era di proprietà del Comune di Trezzano sul Naviglio e quindi si è provveduto a trasferire il 'punto ristorò per i gatti a 20 metri di distanza, l'ottantunenne, invece di desistere, ha continuato la sua protesta: ha ancora portato via casetta e ciotole e buttato cibo e acqua anche davanti a testimoni «allibiti». Due mesi e mezzo fa è stato denunciato.
Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Aprile 2015, 19:23
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