Milano, fiaccolata in via Vespri Siciliani contro gli arresti durante lo sgombero Aler -foto

Milano, fiaccolata in via Vespri Siciliani contro gli arresti durante lo sgombero Aler

di Simona Romanò
Aler ancora una giornata ad alta tensione: il bilancio è di un incendio doloso e comitati pro-abusivi a manifestare contro gli sgomberi delle case popolari, mentre le istituzioni condannano le vicende degli ultimi giorni.





Dopo gli scontri al Giambellino e al Corvetto, la notte scorsa è stato appiccato un rogo negli uffici Aler di via Inganni 64: un incendio doloso che, secondo una prima ricostruzione, sarebbe scaturito da una bottiglia riempita di liquido infiammabile gettata dalla finestra. Scrivanie, faldoni delle pratiche, pc hanno preso fuoco. A dare l’allarme i residenti, poco dopo le 3, che hanno sentito dei rumori e visto il fumo. A indagare è la Digos, coordinata dal procuratore aggiunto dell’antiterrorismo Maurizio Romanelli che ha aperto un’inchiesta.









Intanto, il pm Fabio De Pasquale ha disposto la scarcerazione dei tre giovani arrestati l’altro ieri a seguito della guerriglia ingaggiata contro le forze dell’ordine al Corvetto, dopo lo sgombero di Corvaccio e Rosa Nera: per il pm «i reati contestati sono di lieve entità». Il clima è incandescente dopo l’attacco in via Inganni, tanto da convincere il prefetto Francesco Paolo Tronca «a rafforzare le misure di vigilanza negli uffici dell’Aler». Si temono altri avvertimenti. Immediate le reazioni politiche bipartisan: «La violenza non risolve i problemi e di certo non ferma le istituzioni», ha dichiarato l’assessore alla Casa, Daniela Benelli.



Le fa eco la collega in Regione, Paola Bulbarelli: «Non ci faremo intimidire da gesti vigliacchi. Andiamo avanti a lavorare come abbiamo deciso in Prefettura». Intanto ieri sera al Giambellino, un centinaio di persone dei comitati pro-abusivi, fra cui donne e bambini, ha dato vita ad una fiaccolata per dimostrare la solidarietà agli antagonisti tratti in arresto: da via Vespri Siciliani fino a via Bellini, per poi tornare indietro. In mano, alcuni striscioni: «Fermiamo gli sgomberi, organizziamo la solidarietà». Un corteo pacifico e sabato si riuniranno i centri sociali per «pianificare le prossime mobilitazioni».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Novembre 2014, 09:34
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