Azzurra è solo da poche ore nell'ospedale di Magenta - si trova in incubatrice nella Patologia neonatale - ma è già circondata dalle attenzioni e dal calore di tutto il personale del reparto. «Il suo arrivo ha suscitato una profonda commozione in tutti noi», confida Parola. Commozione e «gioia, perché è una bimba probabilmente nata in una situazione di grossa difficoltà familiare, ma i suoi genitori hanno scelto di metterla in un luogo sicuro dove potessero prendersi cura di lei. Ogni anno nel nostro ospedale una o due mamme decidono di non tenere i loro bambini scegliendo il parto in anonimato. Arrivare a lasciare una neonata nella culla per la vita è sintomo di un disagio grande, e l'idea che ci sia stato un senso di solidarietà che permette di accudire questi bambini in sicurezza, evitando esiti ben peggiori, ci rasserena». La storia di Azzurra segue a pochi mesi di distanza quella di Giovanni, il bimbo lasciato il 1 febbraio di quest'anno in un'altra Culla per la vita lombarda, quella del Policlinico di Milano presso la clinica Mangiagalli.
«Noi abbiamo fatto, come da procedura prevista in questi casi, la segnalazione alla direzione sanitaria e al Tribunale per i minorenni - spiega Parola - Ci diranno cosa fare. Per ora la piccola è da noi e ci vorranno due o tre giorni per completare le ecografie e tutti gli esami di controllo a cui la stiamo sottoponendo». Un pensiero la dottoressa lo riserva alla mamma della neonata «che sicuramente sarà stata molto in crisi, ma l'ha curata e nutrita bene. Questo ci conforta e speriamo che riesca a essere un pò più serena, sapendo che Azzurra è in buone mani e molto probabilmente verrà adottata da una famiglia che la desidera».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Aprile 2016, 17:32
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