Expo, nuovo caso di corruzione? Acerbo, vice
di Sala, indagato per gli appalti a Maltauro
di Benedetta Dalla Rovere
Seconod i pm Claudio Gittardi e Antonio d'Alessio, Acerbo avrebbe favorito la Maltauro e le imprese della cordata che ha vinto l'appalto per 42 milioni «in cambio di favori e utilità economiche». Oltre a lui ci sono altri indagati, ma i loro nomi non sono ancora noti. I reati sarebbero stati commessi dal luglio del 2012 al luglio del 2013. La guardia di finanza ha eseguito perquisizioni a Milano a casa e nell'ufficio di Acerbo, alla Maltauro a Vicenza e alla Tagliabue spa, altra impresa che ha partecipato alla gara. La procura ha anche chiesto alle società Expo e Metropolitana Milanese di esibire atti e documenti relativi sul progetto.
L'avviso di garanzia ha colto di sorpresa Acerbo. «Vuole chiarire al più presto la sua estraneità davanti ai pm - spiega il suo avvocato Federico Cecconi - in modo da non danneggiare la preziosa attività che sta svolgendo per Expo».
A fare il suo nome sarebbe stato l'imprenditore Enrico Maltauro, arrestato a maggio nell'ambito dell'inchiesta sulla Cupola degli appalti. In una intercettazione del marzo scorso, Maltauro racconta a Frigerio di avere un appuntamento con Paris e Acerbo. E quando Frigerio gli dice che il commissario delegato «è un vecchio amico», l'imprenditore replica: «Non c'e nessuno che è più vecchio amico di me con Acerbo».
Frigerio, ex parlamentare Dc, poi fa notare che «è un vecchio democristiano», mentre Maltauro ricorda: «Sì, ma lui lavorava in Montedison da ragazzo e io l'ho conosciuto». E riferendosi alla nomina di Acerbo a direttore generale del Comune di Milano nel luglio 2010, durante la giunta di Letizia Moratti, Frigerio aggiunge: «Il city manager del Comune è uno bravo, uno serio... eh».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Settembre 2014, 11:11
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