Tir carichi di droga dall'Olanda,
sono albanesi i nuovi ras a Milano

Tir carichi di droga dall'Olanda, sono albanesi i nuovi ras a Milano

di Salvatore Garzillo
La droga partiva dall'Olanda nascosta nei grossi tir che attraversano la frontiera svizzera. I trafficanti pagavano i camionisti per confondere il carico tra la merce regolare, magari tra pezzi di una cucina componibile o tra bancali di sacchi di farina.«È un sistema molto comune, la cocaina segue la rotta dei Paesi Bassi e non ha grandi difficoltà a superare il confine» ha spiegato Andrea Olivadese, dirigente della sezione antidroga della Squadra mobile di Milano che ieri ha eseguito 31 ordinanze di custodia cautelare nell'ambito di un'inchiesta per una banda di trafficanti internazionali.

«C'erano due gruppi distinti: albanesi e italiani. Negli ultimi anni abbiamo notato una crescita criminale degli albanesi - ha continuato Olivadese - addirittura, in questa indagine, emerge come siano capaci di fare concorrenza ai calabresi: gli stranieri riescono a vendere un chilo di cocaina di buona qualità sotto i 40mila euro, gli altri non riescono a scendere sotto i 39».

Le indagini, coordinate dal pm Marcello Musso, sono partite nel gennaio 2014 monitorando un gruppo di rapinatori inattivi. Uno di loro, dal carcere, è stato registrato mentre dava disposizioni a due complici su come mettere a segno un assalto a un portavalori e su come poi reinvestire i soldi nell'acquisto di droga. La rapina non è mai avvenuta ma gli investigatori hanno seguito la pista della droga (escludendo dall'indagine i tre banditi) e sono arrivati alle due bande che spacciavano in provincia di Milano, di Monza Brianza e Siracusa. Sono state registrate vendite fino a luglio 2014 e nel corso dell'indagine sono stati sequestrati 15 chili di hashish e 10 di cocaina. Tutta importata dagli albanesi, sempre più presenti nel traffico di droga. Uno dei possibili motivi lo spiega Riccardo Targetti, procuratore aggiunto di Milano: «Negli ultimi anni la Procura di Milano ha dovuto affrontare una serie di emergenze criminali tali per cui le indagini antidroga ne hanno risentito. Il traffico di stupefacenti si è parcellizzato. Ci si è molto concentrati sulla criminalità organizzata italiana, soprattutto la ndrangheta, e perciò è possibile che gruppi o addirittura etnie ne abbiamo approfittato per inserirsi nel mercato».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Aprile 2016, 10:26
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