Tir carichi di droga dall'Olanda,
sono albanesi i nuovi ras a Milano
di Salvatore Garzillo
«C'erano due gruppi distinti: albanesi e italiani. Negli ultimi anni abbiamo notato una crescita criminale degli albanesi - ha continuato Olivadese - addirittura, in questa indagine, emerge come siano capaci di fare concorrenza ai calabresi: gli stranieri riescono a vendere un chilo di cocaina di buona qualità sotto i 40mila euro, gli altri non riescono a scendere sotto i 39».
Le indagini, coordinate dal pm Marcello Musso, sono partite nel gennaio 2014 monitorando un gruppo di rapinatori inattivi. Uno di loro, dal carcere, è stato registrato mentre dava disposizioni a due complici su come mettere a segno un assalto a un portavalori e su come poi reinvestire i soldi nell'acquisto di droga. La rapina non è mai avvenuta ma gli investigatori hanno seguito la pista della droga (escludendo dall'indagine i tre banditi) e sono arrivati alle due bande che spacciavano in provincia di Milano, di Monza Brianza e Siracusa. Sono state registrate vendite fino a luglio 2014 e nel corso dell'indagine sono stati sequestrati 15 chili di hashish e 10 di cocaina. Tutta importata dagli albanesi, sempre più presenti nel traffico di droga. Uno dei possibili motivi lo spiega Riccardo Targetti, procuratore aggiunto di Milano: «Negli ultimi anni la Procura di Milano ha dovuto affrontare una serie di emergenze criminali tali per cui le indagini antidroga ne hanno risentito. Il traffico di stupefacenti si è parcellizzato. Ci si è molto concentrati sulla criminalità organizzata italiana, soprattutto la ndrangheta, e perciò è possibile che gruppi o addirittura etnie ne abbiamo approfittato per inserirsi nel mercato».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Aprile 2016, 10:26
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