Acido, Martina resta in carcere anche se al nono
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Acido, Martina resta in carcere anche se al nono mese di gravidanza: "Può colpire ancora"

di Salvatore Garzillo
La pancia da nono mese sembra ancor più grande sul corpo esile di Martina Levato, l'ex studentessa della Bocconi arrestata con Alexander Boettcher e Andrea Magnani per la serie di aggressioni con l'acido.





Manca pochissimo al parto, ma i giudici della nona sezione penale del Tribunale di Milano hanno respinto la richiesta di arresti domiciliari presentata dal difensore Daniele Barelli e hanno accolto il parere «assolutamente contrario» alla scarcerazione del pm Marcello Musso. C'è «pericolo di reiterazione dei reati». Anche se ha detto di essersi pentita, anche se sta per partorire quel bambino concepito proprio con Boettcher dopo un accordo folle: «Mi faccio mettere in galera 10 anni, poi sarò un'altra persona e ripartiremo da capo, però vorrei un figlio da te», disse a Boettcher, il quale acconsentì: è stato il broker a raccontarlo in aula.











I due sono stati condannati a 14 anni per l'aggressione del 28 dicembre scorso al 22enne Pietro Barbini e sono in attesa di sentenza per altri agguati. La Levato, inoltre, è accusata di aver tentato di evirare un compagno di università.

Tra i motivi che hanno spinto il pm Musso a opporsi alla scarcerazione c'è il l'altissima pericolosità sociale, tale da far dichiarare al gip Giuseppe Gennari che la coppia era a suo modo più pericolosa di «mafiosi e ‘ndranghetisti».



Altro punto su cui non transige il pm è il «gravissimo pericolo di inquinamento probatorio». La preoccupazione è che la ragazza possa tentare di contattare i testimoni, in particolare alcune ex amiche «per fare loro cambiare o ammorbidire le dichiarazioni già rese». Inoltre proprio la gravidanza per cui ora chiede di essere emssa ai domiciliari sarebbe secondo la procura il movente: «La gravidanza ha rappresentato, secondo l'assunto dell'imputata - scrivono i giudici - l'origine di quell'esigenza di purificazione che evrebbe motivato la condotta delittuosa».
Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Luglio 2015, 10:11
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