A Milano arrivano più militari: “Faremo confluire le forze usate a Roma per il Giubileo”

A Milano arrivano più militari: “Faremo confluire le forze usate a Roma per il Giubileo”

di Simona Romanò
«A Milano ritornano i militari». Lo ha assicurato ieri la ministra della Difesa Roberta Pinotti, rispondendo alla richiesta del sindaco Giuseppe Sala. «Siamo disponibili visto che l'operazione Strade Sicure ha finora dati riscontri positivi», ha dichiarato, precisando poi «che saranno ridistribuiti i 1.800 militari che erano impegnati a Roma per il Giubileo». E il sindaco ha annunciato su Facebook che inconterà sabato a Palazzo Marino il ministro dell'Interno Angelino Alfano e il prefetto Alessandro Marangoni. «Sono certo che sapremo definire una linea condivisa e un piano operativo». 

I primi arrivi di militari sono attesi già a fine mese, per poterli così sfruttare per Sant'Ambrogio. Oggi se ne parlerà nel Comitato per l'ordine e la sicurezza convocato in Prefettura. Sul tavolo c'è il tema delle pattuglie miste. Si dovrà ragionare su quali compiti affidargli e dove dislocarle: non solo in via Padova, ma anche in tutti i punti a rischio, soprattutto nelle periferie. Intanto, la maggioranza è divisa. La sinistra radicale è contraria: è favorevole ai presidi fissi nei luoghi sensibili, come le ambasciate, ma «no al coprifuoco». Per Paolo Limonta, ex braccio destro di Pisapia, «la sicurezza non sono i blindati, ma le forze dell'ordine che tramite un lavoro di intelligence e prevenzione possono intervenire in modo efficace». E ancora: «La sicurezza sono le saracinesche alzate, le luci accese, i centri di aggregazione che fanno vivere le strade». 

A far da mediatore l'assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino: «I militari possono però dare una piccola mano». Sottolinea il sindaco: «Sul tema delle periferie, di cui tanto si sta dibattendo, sono comunque convinto che l'aiuto ai quartieri che più sono in difficoltà si dovrà basare soprattutto sul recupero delle strutture abitative, dei luoghi di aggregazione e sull'integrazione attraverso più cultura e socialità».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 16 Novembre 2016, 08:41
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