Terremoto, 28 mila sfollati: saranno spostati negli hotel sulla costa

Terremoto, 28 mila sfollati: saranno spostati negli hotel sulla costa

di Flavia Scicchitano
Di nuovo una scossa. Più violenta di prima. Sempre nel centro Italia. La terra trema ancora alle 7,40 di mattina con una magnitudo di 6,5, a una profondità di 10 chilometri, con epicentro tra Marche e Umbria. La stessa zona già colpita il 24 agosto e il 26 ottobre.

Sono oltre cento i Comuni nelle Marche che hanno segnalato crolli. Decine di migliaia gli sfollati. Ma nonostante tutto la tragedia è stata evitata. Il terremoto che ieri ha devastato ancora il Centro Italia non ha fatto vittime: il bilancio è di una ventina di feriti. Dopo le scosse degli ultimi giorni nessuno infatti dorme più in casa, chi ha trovato rifugio da parenti o amici, chi passa le notti in auto.

Ma il numero degli sfollati è salito: 25mila nelle Marche e 3 mila a Norcia, in Umbria. «Il numero è più che raddoppiato rispetto all'inizio del sisma - commenta il presidente della regione Luca Ceriscioli - E' variabile, dobbiamo considerare chi è ancora in casa e dovrà uscire e chi potrà rientrare. Ma è un numero enorme di persone». Per gli sfollati dai 40 comuni appenninici colpiti si prepara un esodo epocale sulla costa: «L'assistenza deve continuare in direzione di portare le persone sulla costa - ha chiarito il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio - al momento non ci sono possibilità di assistenza in loco».

Li distribuiranno sui 150 km della costa marchigiana. E ci resteranno almeno fino ad aprile. Una migrazione epocale dolorosa e imprevista, il più possibile vicino ad abitazioni, aziende, campi, stalle. Migliaia di persone troveranno sistemazione tra il mare e le colline.

Dal Conero a Porto S. Giorgio, la zona marina più vicina alla zona devastata. Ma sono pronti anche gli albergatori di Marotta e Senigallia con mille posti letto. In preallarme anche le strutture ricettive fino a Gabicce.
I sindaci stanno evacuando i paesi devastati, pullman partono per i ricoveri di Porto Racanati o Porto S. Elpidio, dove da qualche giorno è operativa l'Unità della Protezione civile dedicata alla sistemazione degli sfollati e dei soccorritori.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 31 Ottobre 2016, 08:45
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