Napoli, lite in famiglia: disabile spara
a moglie e figlio: secondo dramma in 24 ore

Disabile spara a moglie e figlio: nuovo dramma in 24 ore

di Marco Di Caterino
Ancora sangue in famiglia a Sant'Antimo. Un uomo di 61 anni Leopoldo Ponticiello, disabile ha imbracciato un fucile da caccia e ha sparato contro suo figlio con un fucile da caccia, al culmine dell'ennesima lite in famiglia. Nella sparatoria è rimasta ferita anche sua moglie che cercava di coprire suo figlio. L'episodio  è avvenuto in via D'annunzio a Sant'Antimo, poco prima delle 17. Ponticiello che, colpito da morbo di Parkinson dal 2010 è costretto su su una sedia a rotelle è stato subito fermato dai carabinieri della Compagnia di Giugliano. Madre e figlio feriti sono stati trasportati presso il pronto soccorso dell'ospedale San Giuliano di Giugliano ma le loro condizioni non destano preoccupazioni.

  La donna, Loredana Angelini 50 anni, è rimasta ferita alla mano destra mentre suo figlio di 28 anni Andrea Ponticiello, con precedenti per droga, è stato colpito al ginocchio ed al braccio destro ed è stato subito sottoposto dai sanitari dell'ospedale San Giuliano, ad un intervento chirurgico nel tentativo di salvargli l'uso del braccio rimasto spappolato dai colpi del fucile che sembra fosse caricato a pallini. Sembra che Leopoldo Ponticiello abbia sparato, dopo l'ennesima lite con Andrea, l'unico tra i suoi cinque figli a vivere ancora sotto il suo stesso tetto.

A scatenare la sua ira pare sia stata la condotta scapestrata del figlio, facile, secondo chi lo conosce, a mettersi nei guai. E proprio i carabinieri, durante una perquisizione dell'abitazione, oltre ad aver trovato ben cinque fucili da caccia, regolarmente detenuti, abbiamo rinvenuto anche otto piantine di marijuana e anche tutto l'occorrente per l'essicazione, una vera piantagione subito sequestrata dai militari. L'uomo sarà probabilmente sottoposto ai domiciliari ma presso altri suoi familiari.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Ottobre 2016, 19:51
© RIPRODUZIONE RISERVATA