Scandalo Asi, cacciato il manager onesto
che denunciò i "malaffari" del presidente

Scandalo Asi, cacciato il manager onesto che denunciò i "malaffari" del presidente

di Angela Camuso
Scandalo nello scandalo dell’Agenzia Spaziale Italiana, l’ente travolto dall’inchiesta della procura di Roma che portò un anno fa all’arresto dell’allora Presidente dell’Asi Enrico Saggese, secondo l’accusa dominus di un giro vorticoso di viaggi faraonici a spese dei contribuenti e mazzette per centinaia di migliaia di euro pagate con fondi neri sottratti ai soldi destinati alla Ricerca.



Ebbene, il manager Roberto Borsa - all’epoca dirigente di I livello dell’Asi – colui consegnò ai pm le fatture che documentavano il malaffare, invece che ricevere, secondo una logica virtuosa, un premio, è stato di fatto ‘punito’: non gli è stato infatti rinnovato il contratto. Borsa, un manager dal curriculum ineccepibile e tra l’altro nella terna dei vincitori del concorso a Direttore Generale dell’Asi, era già stato minacciato di morte da Saggese quando quest’ultimo aveva scoperto che Borsa si opponeva a quel sistema illegale.



Una minaccia seguita a una serie di pressioni da parte di Saggese nei confronti dei vertici dell’Asi, affinché in sostanza facessero fuori quel manager scomodo. Cosa di fatto avvenuta, dunque, nonostante le azioni di Saggese nei confronti di Borsa abbiano spinto il gip di Roma a rinviare a giudizio Saggese con l’accusa di tentata concussione.



“La mia estromissione si è attuata attraverso un meccanismo di sottili omissioni e ordinari rinvii - dichiara Borsa, ascoltato venerdì scorso in udienza dal tribunale di Roma - Enrico Saggese nei giorni appena precedenti al suo arresto ha parlato in modo sistematico con persone chiave affermando che i documenti contabili che provavano le malefatte erano inventati”.
Gli sviluppi dell’inchiesta della procura hanno invece dimostrato che quei documenti erano veri, come dimostra il verbale della Guardia di Finanza del 10-02-2014 - ma ciò non sembra sia bastato a riparare Borsa dalla prevedibile vendetta. Sullo scandalo Asi e sulla posizione di Borsa era stata presentata un anno fa anche un’interrogazione parlamentare a firma dell’onorevole Francesca Businarolo. Dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, però, si è registrato finora solo un assordante silenzio.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Febbraio 2015, 09:15
© RIPRODUZIONE RISERVATA