Mafia Capitale, preso il latitante De Carlo.
Il prefetto a Marino: "Ti serve la scorta"

Mafia Capitale, preso il latitante De Carlo. ​Il prefetto a Marino: "Ti serve la scorta"

di Mario Fabbroni
ROMA - Il terremoto è soltanto all’inizio. Presto potrebbe esserci una nuova ondata di arresti e di indagati nell’inchiesta sulla “Mafia Capitale”, che coinvolge a vario titolo anche uomini delle forze dell’ordine oltre ai politici. Il pericolo non è affatto passato. Soprattutto se il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, sottolinea l’importanza di garantire la sicurezza del sindaco Ignazio Marino, che dovrebbe «rinunciare a girare con la sua bicicletta, valutiamo la scorta».





Lo stesso Prefetto aggiunge: «Roma non ha mai visto una situazione del genere. Stiamo leggendo le 1.200 pagine dell’ordinanza in modo da valutare la possibilità dello scioglimento del Comune: poi riferiremo al ministro».









Per ora, comunque, il Campidoglio vacilla ma non sembra in grave pericolo. In un incontro tra prefetto e sindaco della Capitale, Ignazio Marino ha chiesto di «individuare presto le mele marce». E Angelino Alfano, ministro dell’Interno, anticipa: «La mia valutazione è che Roma non è una città marcia. Se c’è qualcuno che ha rubato, va punito quel qualcuno, senza criminalizzare un’intera comunità. Certo, bisognerà valutare le conseguenze dal punto di vista del possibile rischio di infiltrazioni». Non a caso, il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zinfgaretti, ha sospeso cautelativamente l’iter della gare d’appalto e ha disposto un’indagine conoscitiva presso tutte le principali centrali appaltanti (Asl, Ater, Centrale Unica e Dipartimenti).



Si sta muovendo anche l’Autorità nazionale anticorruzione per fare chiarezza, il presidente Raffaele Cantone ha annunciato la creazione di un pool di esperti - individuati all’interno dell’anti-corruzione - per analizzare possibili appalti sospetti. Potrebbero essere commissariati proprio gli appalti. Nadia Cerrito, la cosidetta “cassiera”, ha ammesso di aver gestito il libro mastro che conteneva una vera e propria partita doppia del “dare e avere” illecito dei destinatari delle tangenti.



Ma l’effetto del tornado giudiziario riguarda soprattutto i partiti. Renzi ha azzerato il Pd romano, del caso si occuperà Matteo Orfini. Il capogruppo di Forza Italia alla Regione Lazio Luca Gramazio, indagato, ha deciso di dimettersi per difendere la propria «onorabilità e storia politica». Stessa decisione per il presidente della Commissione Trasparanza, Giovanno Quarzo.

Irreperibile dal 2 dicembre scorso, Giovanni De Carlo è stato arrestato a Fiumicino.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Dicembre 2014, 10:30