Mafia a Roma, De Carlo si costituisce.
Il prefetto a Marino: "Ti serve la scorta"

Mafia a Roma, De Carlo si costituisce. ​Il prefetto a Marino: "Ti serve la scorta"
ROMA - «Scendi, scendi da questa c... di macchina». Sono le parole che un carabiniere del Ros urla a Massimo Carminati al momento della cattura immortalata in un video. «Signora vada fuori, ferma la macchina», dice un altro militare rivolgendosi anche ad una donna che era in auto con Carminati.







«Lo abbiamo bloccato, lo abbiamo bloccato». Uno dei carabinieri che ha partecipato alla cattura di Massimo Carminati, ex Nar a capo della Mafia romana, lo esclama alla radio comunicando l'avvenuto arresto.







Negli istanti che precedono la cattura, avvenuta in una stradina di campagna di Sacrofano, a nord di Roma, alcuni militari esclamano «guida lui, guida lui». Poi l'auto con a bordo Carminati e una donna viene bloccata davanti e dietro da due vetture dei carabinieri che scendono con pistole e mitra spianati. «Scendi da questa c... di macchina, carabinieri -gli intimano- Vada fuori signora, ferma la macchina». Carminati si arrende subito alzando le mani e scendendo. Alla donna vien detto più di una volta di «alzare le mani».



ARRESTATO DE CARLO

Nuovo arresto nell'ambito della maxi-inchiesta "Mafia Capitale": il latitante Giovanni De Carlo, il "boss dei boss", è stato preso all'aeroporto di Fiumicino.



La cupola Si tratta di una figura apicale della cupola al centro dell'indagine del procuratore Pignatone e figura tra i 37 destinatari dell'ordinanza di custodia in carcere. Chi è il «super boss dei boss... quello che conta più di tutti?».



«Il boss dei boss» «Teoricamente so' io... materialmente conta Giovanni» (De Carlo), risponde Ernesto Diotallevi, boss della Banda della Magliana risponde così alla domanda del figlio Leonardo. La conversazione risale al 21 dicembre 2012 all'interno dell'autovettura in uso a Diotallevi ed è contenuta nell'ordinanza di custodia cautelare per 37 persone, eseguita dai carabinieri del Ros e dai militari della guardia di finanza nell'ambito dell'inchiesta sulla "Mafia Capitale".



Il tariffario La cupola guidata dall'ex Nar Massimo Carminati e dal suo braccio destro Salvatore Buzzi teneva a libro paga molti politici. E' quanto sostengono i pm che hanno condotto l'inchiesta, rinvendendo anche il "libro nero", ovvero il tariffario degli "stipendi" a politici e dirigenti.



«La reale portata della risposta può essere compresa appieno solamente legandola al proseguo della conversazione - continua il gip -. Leonardo spostava i termini del discorso in ambito nazionale: «No a Roma... no, ho capito... non dico a Roma.. in generale... in Italia...», ricevendo come immediata risposta: «ma per me... rimane Riina.. chi vuoi che sia?...Riina...».



"RAFFORZARE SICUREZZA MARINO" «In un momento così complesso dobbiamo garantire la sicurezza del sindaco Marino che va protetto», ha detto Giuseppe Pecoraro uscendo dal Campidoglio. «Il sindaco dovrebbe rinunciare a girare con la sua bicicletta, valutiamo la scorta». «È stato un incontro di cortesia - ha aggiunto -. Noi della Prefettura e del ministero dell'Interno siamo vicini all'amministrazione comunale e quindi al sindaco. È un momento difficile per tutti. Roma è la Capitale d'Italia e dobbiamo affrontare questo momento difficile e supporteremo nei limiti del possibile il sindaco». E sull'ipotesi scioglimento: «Continueremo a leggere le carte e faremo presto le nostre valutazioni. Al termine di questa lettura lunga riferiremo al ministro. Adesso è prematuro parlarne».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Dicembre 2014, 21:00
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