Truffe e cyberbullismo, Polizia e Moige
in campo per difendere le giovani vittime

Truffe e cyberbullismo, Polizia e Moige in campo per difendere le giovani vittime

di Valeria Arnaldi
Diffusione di materiale pedopornografico, furto di identità digitale, minacce, stalking, diffamazione online, bullismo. Questi, finora, i principali cyber reati. Ma, secondo gli esperti, il 2016 sarà l’anno delle estorsioni on line, con i pagamenti da mobile presi di mira a livello mondiale. Anzi, gli hacktivisti useranno ancora di più le violazioni dei dati per “distruggere” i loro obiettivi.

La Rete si dimostra sempre più spesso una trappola. L’allarme web è stato suonato ieri grazie al Safer Internet Day, Giornata mondiale per la sicurezza in rete promossa dalla Commissione Europea, con una serie di campagne di sensibilizzazione rivolte ai giovani. È appena l’8% degli studenti ad ammettere di aver intenzionalmente vessato un compagno, secondo un’indagine condotta da Skuola.net. E uno su 10 minimizza il fatto definendolo uno “scherzo”. 

Il 17% dei ragazzi è sempre connesso e una percentuale analoga è collegata tra le 5 e le 10 ore al giorno. Oltre il 90% usa la chat quotidianamente. Il 6% anche di notte, il 26% perfino a scuola, dove sarebbe vietata. «L’87% dei ragazzi naviga usando gli smartphone - spiega Roberto Di Legami, direttore Polizia Postale e delle Comunicazione - e il 62% lo fa senza controllo da parte dei genitori. Si arriva sui social network sempre più giovani. Lo schermo diventa una sorta di diaframma, che impedisce di percepire la reale sofferenza delle vittime». 

La sensibilizzazione dovrà perciò diventare “materia” di studio a scuola. Ed è proprio ai formatori che si rivolge il progetto “Per un web sicuro”, promosso da Moige e Polizia di Stato, con Trend Micro, Cisco, Hewlett Packard Enterprise e Anssaif. La campagna interesserà 70 scuole medie in 10 regioni italiane, per un totale di 21mila studenti e 44mila tra docenti, genitori e nonni e 30mila famiglie di 70 scuole secondarie di primo grado. Un kit multimediale didattico, con approfondimento sui crimini dal cyberbullismo all’adescamento on line, sarà lo strumento per la formazione in aula e a distanza dei docenti. Obiettivo: insegnare poi ai ragazzi - e non solo - a non “cadere” nella rete.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Febbraio 2016, 10:45
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