Pino Daniele, 100mila in piazza Plebiscito.
La folla di fans canta con lui -Foto/Video

Pino Daniele, 100mila in piazza Plebiscito cantano con lui

di Michela Greco
ROMA - Ieri ai funerali romani, al Santuario del Divino Amore, hanno sfilato gli amici di vita e di musica: tra i tanti Eros Ramazzotti, Jovanotti, Fiorella Mannoia, Enzo Avitabile, Antonello Venditti, Renzo Arbore, Enzo Gragnaniello.









A Napoli, la città di cui Pino Daniele è stato la voce più sincera, una folla commossa ha riempito piazza del Plebiscito martedì sera e poi si è raccolta di nuovo per le seconde esequie di mercoledì. Sono sicuramente queste - insieme alle note di Napul'è nella funicolare e alle dolci evocazioni di un incontro in cielo tra il musicista e altri napoletani d'eccellenza come Totò e Troisi – le emozioni più rispettose di un lutto che ha toccato il cuore dell'Italia intera, ma che si è presto trasformato in un triste rimestamento tra polemiche e ipotesi.







Restano numerosi, infatti, i dubbi su cosa sia effettivamente successo la notte in cui è morto il musicista, al punto che la Procura di Roma ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo (al momento contro ignoti), motivo per cui oggi verrà effettuata l'autopsia sul suo corpo.







«Amanda, che era l'unica in macchina con Pino nell'ultimo viaggio – ha intimato Fabiola Sciabbarrasi, moglie del cantante, riferendosi alla nuova compagna - dica tutto quello che sa. Voglio la verità sulla morte di mio marito, per i miei figli e per gli altri suoi figli». L'indagine della Procura cercherà di accertare se la richiesta di spostarsi dalla Maremma a Roma in seguito al malore sia venuta proprio dall'artista napoletano. Dal canto suo la compagna Amanda Bonini, che è stata l'ultima a vedere vivo Pino Daniele, ha sottolineato solo che il loro «è stato un grande amore, durato un paio d'anni», mentre Patrizia, una delle sorelle dell'artista, ha commentato che «forse si poteva andare prima in ospedale».









E il fratello Salvatore ha sottolineato il suo sforzo per farlo salutare anche dalla città di Napoli: «Mi hanno fatto litigare con tutti, alla fine siamo qui». Voci diverse, di cui alcune molto polemiche, contro cui ha tuonato nella sua omelia romana padre Renzo Campetella dicendo «Mi raccomando, state uniti. È il più bel regalo che potete fare a Pino, altrimenti avrà fallito come padre e come uomo», per poi rimproverare anche giornalisti, artisti e i «cosiddetti vip», oltre che i politici «pupazzi», con un attacco parso piuttosto incongruo. Con il suo carattere riservato, di certo Pino Daniele avrebbe preferito che, invece dei veleni e della morbosità di chi ha persino fotografato la sua salma nella camera ardente, rimanesse solo la sua voce dolce e l'abbraccio affettuoso dei suoi tantissimi fan.





I COMMENTI SU LEGGO FACEBOOK








Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Gennaio 2015, 09:50