Napoli. Tacchino scaduto a scuola, i genitori:
pronti a rinunciare alla mensa
di Luisa Maradei
L'orientamento, almeno per il momento, è quello di portare il pasto da casa almeno fino a quando la qualità del cibo non sarà migliorata. Il tacchino servito agli alunni venerdì 16 gennaio, infatti, non solo era scaduto il 13 gennaio ma alcune buste sottovuoto presentavano chiari seri di avaria. E le proteste dilagano in tutta la municipalità. Al 63esimo circolo didattico Andrea Doria di Fuorigrotta ad esempio, i ceci giunti insieme alla pasta sempre venerdì 16 erano completamente crudi e nessuno dei bambini è riuscito a mangiarli, così come le polpette di pollo servite nei giorni precedenti. Il 7 gennaio, poi, il cibo è giunto alle 13.45 rispetto alle ore 12:00, al di fuori dell'orario di compresenza dei docenti. E non solo, ma anche in difformità rispetto al menù comunale pubblicato sul sito www.comune.napoli.it: il 7 gennaio, infatti, era prevista pasta e zucca, polpette e carciofi, mentre sono stati serviio pasta al sugo e formaggino.
Non va meglio al 39esimo circolo didattico Leopardi di Fuorigrotta dove la rappresentante d'istituto Lorenza Perna lamenta ritardi nella consegna dei pasti, qualità del cibo scadente ed esiguità delle porzioni. Si lamentano anche i genitori dei piccoli alunni del nido “Altavilla” sempre a Fuorigrotta: i panini serviti sono di piccole dimensioni e duri.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 19 Gennaio 2015, 10:09