Montorio al Vomano sempre nella bufera:
ora è psicosi esondazione, chiuse le scuole

Montorio al Vomano sempre nella bufera: ora è psicosi esondazione, chiuse le scuole

di Bianca Francavilla
La bufera non finisce mai a Montorio al Vomano, il Comune in provincia di Teramo e a 52 minuti da Rigopiano dove gli 8.218 abitanti sono rimasti senza linea telefonica e energia elettrica per settimane. Da quanto riferisce il sindaco Gianni Di Centa, “la viabilità è tornata a regime da qualche giorno, per l’energia dobbiamo combattere con i generatori con i problemi più volte sollevati e il problema telefonico è leggermente migliorato. E’ tornata in parte la copertura telefonica, anche se non abbiamo ancora possibilità di ricevere dati e connetterci ad internet dalla maggior parte dei cellulari”. Quello della linea telefonica assente è stato un problema non da poco: come i cittadini del posto hanno fatto notare, la gestione della macchina dei soccorsi non ha funzionato affatto. Si pensi che nella frazione di Altavilla un papà con due figli hanno provato a mettersi in salvo da soli e due di loro sono rimasti vittime della bufera. “Senza telecomunicazioni – spiega il sindaco – attivare il piano neve ed il piano emergenza è difficile. Ci siamo mossi da soli tramite la radio del servizio civile, ma riuscivamo a malapena a raggiungere il territorio comunale”.

I problemi non sembrano finire qui.  Ai disagi dei giorni scorsi si aggiunge la psicosi sisma-alluvione, generatasi a seguito di una dichiarazione della Commissione Grandi Rischi sul pericolo di esondazione in caso di forte scossa della diga del Rio Fucino, una delle tre del lago di Campotosto.Rischio sussurrato, poi smentito, poi riconfermato, a seguito del quale quanti non erano fuggiti per via dell'assenza di corrente o per le lesioni alle proprie abitazioni si trovano ora nel panico, e vorrebbero fuggire il più lontano possibile dalla Vallata del Vomano. Sono circa 740 le persone che hanno scelto di lasciare il posto e recarsi in hotel, tramite voucher.

Il rischio paventato ha reso necessario intraprendere alcune misure sulle scuole. “Alcuni Sindaci dei Comuni adiacenti hanno deciso di riaprire - continua il sindaco -. Qui i tecnici incaricati hanno effettuato verifiche nei nostri istituti che hanno riportato non danni o danni leggerissimi. Ma il pericolo evidenziato dalla commissione grandi rischi mi ha portato a fare riflessioni ulteriori ed ho deciso di tenere chiuse le scuole. Lì ci sono i figli dei miei cittadini, dei miei amici, dei miei figli. Chi mi conosce sa che non mi tiro mai indietro dalle responsabilità, non le temo. Ho scelto di candidarmi per fare, non per mettere a rischio la parte più bella della mia Montorio”.  Subentra, dunque, il problema di come portare avanti l’istruzione adesso. “Abbiamo bisogno di un polo scolastico per collocare i bambini su strutture sicure dove svolgere le lezioni. La burocrazia allunga la procedura e noi non possiamo permettercelo. Non ci interessa quale ente si prenda la briga di fornirci tali strutture, vogliamo solo che l’anno scolastico sia salvo ed i bambini siano al sicuro”.
Bianca Francavilla
Ultimo aggiornamento: Sabato 28 Gennaio 2017, 14:57
© RIPRODUZIONE RISERVATA