Loris, il cacciatore applaudito in paese.
"Ho un alibi facilmente verificabile"

Loris, il cacciatore applaudito in paese. "Ho un alibi"
RAGUSA - Pacche sulle spalle e abbracci da diversi conoscenti in piazza a Santa Croce di Camerina. E' l'accoglienza che ha avuto stamani, a Santa Croce di Camerina, Orazio Fidone, il cacciatore che ha trovato il corpo di Loris.





L'uomo è attualmente l'unico indagato (la procura precisa che si tratta di un "atto dovuto") nell'inchiesta per sequestro di persona e rapimento. Fidone ha preso il caffè in un bar, ha salutato diversi amici ma non ha voluto parlare con la stampa e ha invitato cineoperatori e fotografi ad allontanarsi. Il cacciatore è entrato poi nella chiesa di San Giovanni Battista prima di tornare a casa.



L'ALIBI Il cacciatore, unico indagato, ha ribadito la sue estraneità ai fatti e alla domanda se avesse un alibi ha risposto: «Sì, ho un alibi, ed è anche facilmente verificabile: sabato mattina non ero a Santa Croce Camerina». La mattina della scomparsa di Loris, lui sarebbe andato al mercatino di Vittoria. «Basterebbe - sostiene - controllare i filmati delle telecamere in uscita da Santa Croce Camerina e all'entrata di Vittoria».






"BEN INTEGRATO". «Loris era un ragazzino ben integrato nella classe e i compagni gli volevano bene. Un pò pigro e introverso ma impegnato nell'attività scolastica».
Lo dice Franco Di Martino, psicologo dell'Asp 7 di Ragusa, che insieme ad altri suoi colleghi sta aiutando gli alunni e le insegnanti della classe di Loris ad «elaborare il lutto e superare questo difficile momento». «Da lunedì siamo impegnati in quest'attività di sostegno - aggiunge Di Martino - decisa dal direttore generale dell'Asp, di concerto col capo della Squadra mobile - agli alunni della classe di Loris e al corpo docente nonchè alla famiglia. In questi primi giorni siamo stati molto vicini ai ragazzi, cercando di tirare fuori tutte le emozioni per questo fatto agghiacciante e drammatico».




SMENTITA. ​Il proprietario del Mulino Vecchio, Peppino Caggia, struttura che dista 20 metri dal luogo del ritrovamento di Loris Stival, il giorno della mattinata del delitto non ha visto nessuno in zona. L'ex carabiniere in pensione, ribadisce che «non è passata nessuna auto, nè ho veduto delle persone». Alla domanda dei giornalisti, anche in qualità di ex militare dell'Arma, su che cosa possa essere allora successo, Caggia da la sua ricostruzione: «visto che secondo l'autopsia sarebbe stato ucciso tra le 10 e le 10.30 e a quell'ora qui non c'era alcuno, secondo me è stato assassinato in un altro posto e dopo portato qui».




Ultimo aggiornamento: Mercoledì 3 Dicembre 2014, 16:01
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