La Pompei sommersa torna alla luce: il documentario che fa riemergere i tesori di Baia
di Alessandra De Tommasi
«Immaginatela come una Beverly Hills moderna - racconta a Leggo il regista inglese Stuart Elliott, che l'ha anche scritto e prodotto - o se preferite un parco divertimenti in stile Las Vegas: quello che succede a Baia resta a Baia. Per un motivo semplice: l'elite si dedica ad alcol, sesso illecito e feste dissolute oltre che a cospirare per eliminare gli imperatori. Oggi più della metà della città si trova sotto il mare, con tutto il suo sfarzo sfacciato, trasformata in rovine grandi per tre volte quelle di Pompei».
Non ci sono templi né fori nè mercati ma solo ville extra lusso tra cui gli archeologi nuotano mappando, con blocknotes e matita, ogni statua, mosaico e pezzo di muro sott'acqua. «È come un tesoro nascosto dei pirati - continua Elliott - una magia celata da millenni e ora riportata alla luce. Baia non è solo la meta delle vacanze dei patrizi ma un luogo di sperimentazione e avanguardia, dove è stata creata persino la prima cupola al mondo». Attraverso il parere degli esperti e le ricostruzioni digitali il pubblico s'immerge nelle atmosfere tentatrici e a volte oscure del luogo, che il lavoro prodotto da Caterina Turroni e Raffaele Brunetti coglie in pieno. I più curiosi potranno visitare organizzare in loco sessioni di diving e snorkeling, immersi nel sito archeologico più stupefacente della nostra storia.
Nel weekend che History dedica al Natale di Roma, da segnalare anche domani alle 22 il documentario I segreti del Colosseo, mentre sabato riflettori puntati su uno degli imperatori romani più discussi di sempre con Nerone: tiranno riabilitato? che sfaterà alcuni luoghi comuni sul figlio di Agrippina, salito sul trono a soli 17 anni.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Aprile 2017, 10:15
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