Freddy, la sorella e l'amante: il piano
per uccidere Isabella Noventa -Foto

Freddy, la sorella e l'amante: il piano per uccidere Isabella Noventa
Come poteva un autotrasportatore possedere un patrimonio di circa due milioni di euro? Questo è solo uno dei tanti misteri che circondano l'omicidio di Isabella Noventa, la 55enne padovana scomparsa il 15 gennaio e il cui corpo non è ancora stato ritrovato. Per gli inquirenti, che ora li accusano di omicidio premeditato, Freddy Sorgato, la sorella Debora e l'amante Manuela Cacco, hanno ripetutamente mentito. Come riporta Giallo, i tre avrebbero escogitato un piano diabolico e quasi perfetto per evitare conseguenze dopo l'uccisione di Isabella.

L'uomo, dopo aver negato con insistenza ogni coinvolgimento con la scomparsa, la scorsa settimana è crollato e ha confessato di aver ucciso Isabella per errore, al termine di un gioco erotico finito male. La spiegazione convince poco gli inquirenti, che ora hanno dubbi anche su altri dettagli della confessione, come la liberazione del cadavere gettato nel Brenta. I sommozzatori hanno cercato a lungo, e invano, il corpo di Isabella, e durante le ricerche il sub della polizia Rosario Sanarico ha anche perso la vita.

Le indagini degli inquirenti, al momento, rivelerebbero un quadro inquietante: Freddy, la sorella Debora e la tabaccaia Manuela avrebbero pensato a ogni dettaglio per evitare ogni coinvolgimento dopo la morte di Isabella. L'area attorno alla provincia di Padova è disseminata di telecamere, e per rendere credibile la tesi di Freddy, che disse di aver riaccompagnato a casa Isabella dopo una cena, Manuela indossò il cappotto bianco di Isabella e fece finta di scendere dall'auto, salvo poi farsi riprendere più tardi dall'auto di Debora. Questo sarebbe potuto bastare come alibi montato ad-hoc per Freddy, ma dopo l'arresto la tabaccaia è stata l'unica a crollare e ad ammettere l'inganno.

Sotto la lente d'ingrandimento degli inquirenti ci sono anche i tabulati telefonici, che dimostrano chiaramente come il telefono di Freddy, nella notte della scomparsa di Isabella, fosse stato raggiunto più volte da un'utenza telefonica intestata all'anziano padre di Manuela e mai utilizzata fino ad allora. Evidentemente, la donna cercava un telefono 'sicuro'. Nelle ore successive al delitto, poi, il telefono usato da Manuela fu ripetutamente contattato dall'utenza telefonica intestata ad un carabiniere legato sentimentalmente a Debora Sorgato, trasferito ma a rischio di indagine per favoreggiamento.

Un altro mistero riguarda l'oggetto che Manuela teneva in mano quando si trovava volontariamente in favore di telecamera nel tentativo di apparire come Isabella: non è ancora chiaro di cosa si trattasse. A gettare un'ombra ancora più agghiacciante nel caso c'è stata una lite, avvenuta il 30 gennaio, tra Freddy e Manuela, poi continuata anche via sms. «E visto che sono un’amica mi posso permettere di dirti che sei anche uno stronzo arrogante.
Non esisti solo te… Vola basso che a volte volare alto si caga in testa alla gente ma si perde anche la vista
», scriveva la donna. Pochi minuti dopo, un nuovo sms: «Asaaaas». Secondo il gip, dovrebbe trattarsi di un errore nella scrittura automatica del cellulare, e forse la donna intendeva dare dell'assassino a Freddy.

Gli inquirenti sono sempre più convinti della premeditazione e della perfetta organizzazione dell'omicidio da parte dei tre. Isabella, probabilmente, aveva già capito tutto di Freddy e in una lettera all'uomo scrisse così: «Le offese che mi hai scritto non hanno alcun fondamento, io ho sempre avuto un comportamento irreprensibile e onesto, questo tu lo sai… Le vite parallele le hai viste in tv o è il frutto di qualche altra trovata di tua sorella o di qualche altra persona? Con questo ho capito di aver avuto a fianco solo una persona disonesta e bugiarda… Fatti curare, non da uno psicologo ma da uno psichiatra… Hai anche tu i tuoi difetti il più grosso è che tu sei tanto bugiardo».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Febbraio 2016, 16:46
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