Investì e uccise un anziano: libero dopo
la condanna. Sit-in della famiglia della vittima

Investì e uccise un anziano: libero dopo ​la condanna. Sit-in della famiglia della vittima

di Giuliana Covella
«La verità grida ancora il tuo nome. La vita di un padre di famiglia vale un anno e sei mesi?». La scritta sullo striscione fuori al Palazzo di Giustizia di Napoli esprime il disperato appello dei familiari di Aldo Nigro, il dipendente della quarta Municipalità scomparso lo scorso 12 febbraio dopo essere stato investito da un’auto in via D’Aulisio.





A investire Nigro otto mesi fa nella strada che costeggia la Procura fu un militare italo-americano di 31 anni, in sella ad uno scooter, facendo inversione laddove era vietato. Ieri presso la ventottesima sezione del Tribunale presieduta dal gip Quadrano si è svolta l’udienza preliminare del processo. Un’udienza e la successiva sentenza che hanno lasciato l’amaro in bocca alla famiglia della vittima, difesa dal legale Giovanni Belleré. «L’imputato ha avuto, su richiesta del suo avvocato, il patteggiamento della pena. Un anno e sei mesi con pena sospesa e un anno e otto mesi per la sospensione della patente – dice la figlia di Nigro – vale a dire che ad agosto potrà tornare alla guida e, fatto più grave, che ora è un uomo libero, mentre mio padre è stato strappato ai suoi affetti. Dov’è la giustizia?».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Ottobre 2014, 12:35