Grillo contestato dagli 'angeli del fango'.
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Grillo a Genova: "Renzi sapeva, dimissioni subito". Contestato dagli 'Angeli del fango': "Vieni a spalare"

di Mario Fabbroni
ROMA - La contestazione raggiunge e spiazza Beppe Grillo che, per una volta, non la “cavalca” da leader. Il capo del Movimento 5 Stelle gira in maxiscooter per le zone di Genova più duramente colpite dall’alluvione.





Non sono rose e fiori, ma il leader M5S tiene botta. «Sono solissimo, perché i parlamentari sono già distribuiti in giro a spazzare. Spalano merda in Parlamento, figurati se hanno problemi con il fango qua», è uno dei botta e risposta tra Grillo e i cronisti. «Che devo fare? Io ho mobilitato persone, mi sono preso i “perché non spali?”. Ci sto, se vi fa piacere prendervela con la politica - si batte le mani sul petto - io sono “la politica”. Sfogatevi con me».









Ma gli “Angeli del fango” non demordono. Da giorni stanno combattendo contro gli effetti devastanti dell’alluvione a Genova e nelle zone limitrofe, quindi la contestazione a Grillo non si ferma. Anzi. E lui ribatte: «Ditelo a Renzi». «A Grillo lo avevo detto prima che parlasse a Genova. La contestazione che gli hanno riservato era prevedibile», dice il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, che annuncia per oggi lo “sbloccalavori” per il Bisagno.



«Fatti sconcertanti». Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, definisce così quello che è successo a Genova. E aggiunge, parlando al Corpo forestale dello Stato: «Alle spalle di tutto questo c’è anche l’incuria nei confronti del patrimonio boschivo e forestale, oltre alle inerzie locali».

Intanto dopo i temporali e gli allagamenti, il maltempo sembra aver concesso una tregua al Nord e le precipitazioni si sono spostate al Centro dove le condizioni meteo sono peggiorate. In serata due vittime in Maremma. Si tratta di due anziane travolte nella propria auto a Manciano dalla piena del torrente Elsa. I sommozzatori hanno trovato i corpi dopo un paio d’ore. Per ore si è temuto che altre vetture fossero state trascinate via dalla piena.







La situazione è molto peggio del previsto a causa del molto fango. Oggi ne esce una città ferita e debole - ha detto ancora Pizzarotti - a questo tipo di eventi, mai vista in 40 anni tanta acqua alla barriera Bixio. Domani si ricomincia dalle ore 7 per organizzare le squadre per la pulizia delle strade. L'ospedale Piccole figlie e il centro anziani sono le strutture più colpite e con le conseguenze maggiori. Il ponte di via Po è un cattive condizioni».



Anche nel Piacentino la situazione è migliorata ma resta alto l'allarme esondazioni in Val Trebbia. Il fiume è ancora a livello di guardia perchè le autorità della Liguria, per alleggerire l'afflusso d'acqua nella regione martoriata dalla violenza della pioggia, hanno aperto le paratie del Cassingheno, scaricando l'acqua sul versante emiliano.



TELEFONI ANCORA BLOCCATI La situazione a Parma sta tornando lentamente alla normalità da un punto di vista meteorologico, dopo l'alluvione che le acque del torrente Baganza hanno provocato nella giornata di lunedì 13 ottobre, ma la città è ancora in piena emergenza: telefoni bloccati, strade chiuse, cantine allagate e tanti danni ancora da quantificare. Il Comune ha i telefoni completamente isolati, pertanto non risponde il centralino e non può rispondere la centrale della Polizia Municipale. Problemi analoghi in altre aree della regione, soprattutto nel Piacentino e a Reggio Emilia.



«La viabilità è ancora in una situazione di assoluta precarietà - spiega il municipio in una nota - chiuso il sottopasso di via Europa, chiuse piazzale Marsala e via Varese. È chiuso piazzale Barbieri per gli accessi in via Spezia e via Volturno con i veicoli deviati in viale Vittoria; chiuse via Po e via Navetta, ponte Nuovo sul Baganza (Ponte dei Carrettieri) non percorribile se non dai mezzi di emergenza, parzialmente chiuse anche via Farnese e via Taro. Le pattuglie della polizia municipale sono impegnate sulla strada a pieno organico; gli agenti operano anche all'interno del quartiere tra via Navetta e via Baganza per portare aiuto ai cittadini in difficoltà». Funziona invece regolarmente la stazione ferroviaria, compresi i viali Falcone e Borsellino.



Il nuovo ponte a nord, Ponte Europa, è percorribile con l'obbligo di svolta a sinistra verso l'autostrada, in quanto si sta provvedendo alla ripulitura del sottopasso di via Europa - Ponte delle Nazioni. In questa fase, i soccorritori rispondono in via prioritaria alle emergenze di tipo sanitario, stanno per entrare in azione le idrovore e gli altri mezzi d'opera per liberare dall'acqua anche gli spazi privati allagati.



PIEMONTE, NON PIOVE PIU’ MA ALLERTA FRANE Non piove più in provincia di Alessandria, colpita ieri da una violenta ondata di maltempo, ma resta alta l'allerta per il rischio frane. Le idrovore hanno lavorato tutta la notte per liberare strade ed edifici allagati ed oggi i tecnici della Provincia, accompagnati dai geologi della Regione Piemonte e dai vigili del fuoco, effettueranno i sopralluoghi necessari per la prima stima dei danni. «Abbiamo chiesto alla Regione di chiedere lo stato di calamità, sono indispensabili nuove risorse», afferma Rocchino Muliere, sindaco di Novi Ligure. Nelle zone più colpite oggi le scuole resteranno chiuse, così come non sono andati a scuola nel capoluogo gli alunni delle superiori e gli universitari. Alle ore 12 è prevista una nuova riunione in Prefettura, per fare il punto sulle emergenze e sugli sfollati.







41 SFOLLATI Sono 41 gli sfollati costretti a trascorrere la notte fuori casa, in provincia di Alessandria, a causa della violenta ondata di maltempo che ha colpito il basso Piemonte, provocando frane e allagamenti. La maggior parte, una trentina di persone, a Gavi, uno dei centri più colpiti dalle piogge delle ultime ore, ben 420 millimetri: in pratica la metà di quanto in questa zona piove durante un anno intero. Per ospitarli la palestra della scuola elementare, nel centro del Paese, è stata trasformata in dormitorio. Il numero complessivo degli sfollati potrebbe però essere di gran lunga superiore: sono molte le persone che hanno scelto di trascorrere la notte da amici parenti.



FRANA SU STATALE 34 LAGO MAGGIORE È stata chiusa nella notte la Statale 34 del lago Maggiore, tra Cannobio e il confine di Stato, all'altezza del bivio di S. Agata.A causa del maltempo delle ultime ore, dalla montagna sono caduti fango e alberi. Nessuno è rimasto ferito; l'arteria è stata subito liberata. Si attende l'arrivo dei tecnici di Anas per verificare che non ci siano massi pericolanti. Stamattina i lavoratori frontalieri che si recano in Svizzera hanno raggiunto il lavoro lungo la strada Centovalli o in battello.



PROBLEMI SULLE FERROVIE NEL VARESOTTO A causa dell'allagamento della sede ferroviaria, la circolazione sulla linea Luino-Bellinzona è sospesa dalle 2 della scorsa notte tra le stazioni di Pino Tronzano e Maccagno, nel varesotto. Lo rende noto Rete Ferroviaria Italiana, spiegando che i tecnici sono sul posto per ripristinare la regolare circolazione ferroviaria. Anche ieri la circolazione era rimasta interrotta praticamente per tutto il giorno, tra le stesse stazioni, a causa di movimenti franosi.



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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Ottobre 2014, 09:53
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