Fumare sul luogo di lavoro può costare il licenziamento
Il giudice del merito, ricorda 'Studio Cataldi', aveva considerato che la presenza di legno e solventi in azienda rendeva il comportamento del dipendente pericoloso per i colleghi, indipendentemente dalla concreta verificazione di un danno. Peraltro questi, prima di essere licenziato, era stato più volte richiamato dai superiori gerarchici proprio a causa del suo vizio, ma non se ne era mai curato.
I numerosi tentativi del lavoratore di vedere ribaltata la propria sorte dinanzi alla Cassazione sono quindi risultati vani. Tra le altre cose, facendo leva sulla disposizioni del contratto collettivo applicabile, l'uomo aveva tentato di contestare l'omessa tolleranza datoriale circa la diffusione di fumo a fini di proporzionalità della sanzione rispetto al fatto contestato, ma senza alcun esito.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 24 Novembre 2016, 13:31
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