Eternit, lutto cittadino a Casale Monferrato.
Anm a Renzi: prescrizione? Lo diciamo da anni

Eternit, condanne annullate: lutto cittadino a Casale Monferrato. L'Anm a Renzi: "Cambiare prescrizione? Lo diciamo da anni"
Cambiare il reato di prescrizione. A dirlo, dopo l'annullamento della condanna da parte della Cassazione, sono Renzi e l'Anm. La prima sezione penale Cassazione ha annullato senza rinvio, dichiarando prescritto il reato, la sentenza dicondanna per il magnate svizzero Stephan Schmidheiny nel maxiprocesso Eternit. Sono stati annullati anche i risarcimenti per le vittime. La prescrizione è maturata al termine del primo grado.







Renzi: prescrizione è un incubo O una vicenda come Eternit «non è un reato o se è un reato ma prescritto, vuol dire che bisogna cambiare le regole del gioco sulla prescrizione» perché «non ci deve essere l'incubo della prescrizione», ha detto il premier Matteo Renzi a Rtl: «le domande di giustizia - osserva - non vengono meno» nel tempo. «Cambieremo il sistema del processo e le regole del gioco della prescrizione». «Da cittadino mi colpiscono le interviste ai familiari e mi fanno venire anche un po' di brividi. Perché mostrano un'abilità straordinaria perché credono nella giustizia più di quanto ci creda talvolta un servitore dello Stato e continuano a combattere non perché le morti siano consolate - sono inconsolabili - ma per l'idea di attaccarsi fortemente alla giustizia come etica di un Paese. È un dolore e una bellezza senza fine».



«Non è possibile su alcune vicende avere regole che col tempo fanno saltare la domanda di giustizia, perché ci sono dei dolori che non hanno tempo», sottolinea Renzi. «Dobbiamo far sì che i processi siano più veloci e non ci sia modo di chiudere la partita più velocemente perché è passato tanto tempo come se le domande di giustizia venissero meno. No, non vengono meno». «La giustizia deve essere tempestiva. Non possiamo cedere davanti alla prescrizione. I processi devono essere veloci e giusti», sintetizza poi il premier su Twitter.



L'Anm «I magistrati hanno sollevato da anni il problema della prescrizione», ricorda anche il presidente dell' Anm Rodolfo Sabelli «alla luce del dibattito pubblico che si è sviluppato sulla vicenda Eternit e che ha visto anche l'intervento del Presidente del Consiglio». «Non è che solo oggi sull'onda di una sentenza su fatti così drammatici che ci interroghiamo sulla prescrizione», rileva Sabelli, pur premettendo che l'Anm «non entra nel merito specifico del processo».



«Già nel 2005, quando venne approvata la ex Cirielli, dicemmo che era una pessima riforma che avrebbe creato tanti problemi». Un tasto su cui l'Anm ha insistito numerose volte: da ultimo, come ricorda il presidente del sindacato delle toghe, anche con una slide all'Assemblea generale dei magistrati che denunciava come «la prescrizione vanifichi il lavoro di anni di magistrati e forze dell'ordine». «Una riflessione ripetuta appena ieri alla Camera», aggiunge Sabelli, riferendosi alla sua audizione su questa tematica davanti alla Commissione Giustizia.



Ma non basta: «Anche quando il Governo ha manifestato la volontà di intervenire sulla prescrizione, abbiamo detto come fosse inadeguato un intervento limitato solo a sospendere la prescrizione per due anni in appello e di uno in Cassazione, perchè non destruttura la ex Cirielli. E quando c'è stata la riforma della corruzione con la legge Severino abbiamo ricordato che il Consiglio d'Europa aveva già richiamato l'Italia sulla necessità di i8ntervenire sulla prescrizione». «È dunque la politica - evidenzia Sabelli - che si deve interrogare sulla necessità di provvedere con urgenza ad una profonda riforma della prescrizione». E a chi gli chiede se alla luce dei passati appelli inascoltati abbia comunque la speranza che questa volta si intervenga davvero, il leader dei magistrati risponde: «Non perdo mai la fiducia; purtroppo però non bisognerebbe mai attendere che un caso giudiziario porti all'attenzione un problema che esiste davvero, oggi quello della prescrizione, domani un altro».



Lutto cittadino a Casale Monferrato, nell'Alessandrino Lo ha proclamato il sindaco, Titti Palazzetti, che questa mattina sarà in piazza con i suoi concittadini per protestare contro l'annullamento per prescrizione della condanna.
Il sostituto procuratore della Cassazione Francesco Iacoviello aveva chiesto di dichiarare prescritto il maxi-processo Eternit per disastro ambientale e, di conseguenza, di annullare la condanna a 18 anni di carcere per l'unico imputato, che era stato condannato dalla corte d'appello di Torino il 3 giugno 2013.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Novembre 2014, 22:11