Uccide la compagna e si spara in bocca:
"Era disperato per la perdita dei 3 figli"

Video
MIRA - Tragedia nelle campagne del Veneziano questa mattina alle 8. Una donna priva di vita e un uomo gravemente ferito sono stati trovati all'interno della loro casa alla periferia di Mira. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri l’uomo, Gianfranco Pavan, pensionato di 75 anni, avrebbe ucciso la compagna e convivente Emilia Casarin di 66 con un colpo di pistola mentre erano in cucina, poi ha chiamato un parente e quando lo ha visto arrivare con i carabinieri ha cercato di togliersi la vita sparandosi in bocca in camera da letto. E' in fin di vita ricoverato all’ospedale dell’Angelo di Mestre. Sul posto - le campagne fra Mira e Mirano sono subito intervenuti i carabinieri. L'uomo - che pare fosse da tempo malato e si muoveva con le stampelle - aveva un regolare porto d'armi per autodifesa.



"ERA DISPERATO" A sparare e uccidere Emilia Casarin di 66 anni è stato Gianfranco Pavan: i due non erano sposati come indicato in un primo momento ma convivevano da qualche decina d'anni dopo la separazione dell'uomo dalla prima moglie.

«Una vita tranquilla - ha spiegato ai giornalisti il nipote Gianfranco Zichele - da uomo isolato molto segnato dalla perdita di tre figli. Viveva quasi isolato con la sua compagna nella casa, accudiva la terra dopo una vita passata all'estero, soprattutto in Libia. La pensione gli garantiva una vita dignitosa. Ma ultimamente era giù forse perchè non vedeva miglioramenti nella sua malattia e perchè non gli avevano rinnovato la patente».

Zichele ha confermato che l'uomo poco prima del gesto aveva provato a telefonargli ma lui aveva il telefono staccato: aveva allora chiamato un altro nipote che si era precipitato al casale dello zio. «Quando lo ha sentito arrivare - ha aggiunto il nipote - si è sparato alla testa».
Pavan è ricoverato all'ospedale all'Angelo a Mestre.

Ultimo aggiornamento: Sabato 16 Aprile 2016, 14:26
© RIPRODUZIONE RISERVATA